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Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

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sabato 11 settembre 2021

Juventus, tanti i problemi da risolvere: Max Allegri riuscirà a rendere competitiva la Vecchia Signora?

 Stagione 2015-16, dopo tre giornate la Juventus ha racimolato un solo punto, sconfitta all'esordio con l'Udinese, stesso risultato nella seconda giornata contro la Roma e il primo punto stagionale arriva contro il Chievo.

Dopo la sosta per le nazionali, arrivò la prima vittoria, con la vittoria sul Genoa, che però non servì a scacciare la crisi, con la Vecchia Signora che dopo dieci giornate si trovava all'undicesimo posto in classifica a undici lunghezze di distanza dalla Roma capolista. I bianconeri da quel momento seppero invertire con grande forza e attenzione la tendenza, mettendo insieme 15 vittorie di fila, con 25 partite vinte su 26 disputate.

Massimiliano Allegri dimostrò ancora una volta la propria predisposizione al lavoro mentale, riuscì a lavorare a stretto contatto con tutto l'ambiente garantendo risultati di squadra e un gioco che seppur non spumeggiante permise di regalare grandi gioie, raggiungendo comodamente lo scudetto con 9 punti di vantaggio sul Napoli e 11 sulla Roma.

Quella falsa partenza è più che mai ricorrente nell'odierna situazione bianconera, remore di un avvio di stagione difficoltoso, con Max Allegri che però è apparso fin troppo tranquillo ai microfoni delle televisioni, essendo convinto che la società di Andrea Agnelli abbia margine per rientrare e competere fino all'ultimo sia in ambito nazionale che internazionale.

La paura viene però fuori rapidamente nelle teste dei tifosi osservando gli episodi che stanno condannando nelle prime giornate la Juventus, che, con Allegri, era sempre riuscita ad adottare la filosofia del "risultatismo" vincendo di misura e concedendo sempre il minimo indispensabile all'avversario.

I gol, gli errori difensivi, la mancata comunicazione tra i reparti, sono sicuramente temi che in queste ore sono pensieri ricorrenti nella testa di Allegri e soci, con la testa già focalizzata all'esordio in Champions League di martedì sera contro il Malmoe, dove non sarà concesso sbagliare.

A queste difficoltà vanno sicuramente aggiunte l'immobilità nel mercato estivo (escludendo Kaio Jorge e Locatelli) e la partenza di CR7, che seppur tra alti e bassi ha regalato alla società piemontese 101 gol in tre annate. Il tempo è dalla parte di Max Allegri, la stagione è ancora lunga e lascia ancora spazio a clamorosi ribaltoni, ma ulteriori passi falsi potrebbero compromettere seriamente le ambizioni di una società che dopo uno degli anni più complicati dell'ultimo decennio è chiamata a reagire per non entrare in un tunnel pericoloso.

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