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Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

venerdì 31 gennaio 2020

L'Inter suona la carica

La partita di mercoledì sera tra Inter e Fiorentina ha completato il quadro delle semifinali di Coppa Italia. La squadra di Conte ha battuto quella di Iachini per 2-1 e ora se la vedrà contro il Napoli.
Le due semifinali saranno due sfide molto gustose: oltre a Inter-Napoli si affronteranno anche Milan e Juventus. Ma torniamo alla partita dei nerazzurri.
La partita di ieri era già di per se importante, in più si attendeva l'esordio di Eriksen, che è arrivato immediatamente, con il danese che si è fatto trovare pronto.
Il primo tempo è stato brutto, partita bloccata fino al 44esimo, minuto in cui Ceccherini commette un errore, regala palla a Lautaro che trova fortunosamente Candreva che segna.
Questo gol ha messo in discesa la partita dell'Inter, che in avvio di secondo tempo ha sfiorato il raddoppio.
La Fiorentina riesce a riaprire il match grazie al colpo di testa di Caceres, ed addirittura ha pure la palla del sorpasso, a cui Handanovic si oppone.
Per risolvere le problematiche dell'Inter ci è voluto un super gol di Barella, che ha permesso ai nerazzurri di gestire il punteggio nel finale.
L'Inter è scesa in campo con un 3-4-1-2 con Sanchez dietro al duo Lautaro-Lukaku.
Molti hanno pensato che fosse una prova generale per l'inserimento di Eriksen nel modulo, invece Conte ha semplicemente spiegato nel postpartita che l'obiettivo era provare Sanchez, e tra l'altro bisognava sopperire ad alcune assenze (Sensi, Borja Valero, Gagliardini).
Andiamo al modulo: può essere un'alternativa per la squadra, ma Eriksen è più adatto a questo gioco rispetto al cileno. Il Nino Maravilla non può lavorare spalle alla porta e non può stare a 15-20 metri di distanza dall'area di rigore. Semplicemente in questo ruolo le caratteristiche dell'ex Udinese vengono molto limitate, è un giocatore che ha bisogno di vedere l'orizzonte davanti a se.
L'inter che ha in mente Conte, si è visto probabilmente con l'ingresso di Christian Eriksen, quello del danese è stato un debutto brillante, ricco di giocate di classe.
Il danese appena entrato si è messo a fare la mezzala sinistra, ed è quello il ruolo che con tutta probabilità ricoprirà.
A centrocampo Barella è stato il migliore in campo, il sardo è un giocatore che sta maturando sempre di più, deve imparare a gestire meglio la sua irruenza che spesso lo porta a prendere troppi cartellini gialli. Proseguiamo in ordine di reparto e andiamo ad analizzare un'altra prestazione positiva, stiamo parlando di Vecino, si dimostra un giocatore da Antonio Conte, è abile nei colpi di testa e sa inserirsi coi tempi giusti.
Lautaro Martinez nonostante il passo falso di domenica si conferma al top: è un giocatore indiavolato, iperattivo e iperincisivo. E' un giocatore al momento insostituibile, Lukaku e l'Inter in generale pagheranno l'assenza del toro nelle prossime due partite.
Un reparto chiave, e giustamente rinforzato nel mercato di riparazione è quello dei laterali, ieri hanno giocato titolari Candreva e Young, ma ha debuttato anche Victor Moses.
Ashley Young quando sale col pallone fra i piedi è pericolosissimo, mentre Moses è un giocatore abituato a rullare sulla fascia e deve tanto ad Antonio Conte.
Passiamo all'ultimo reparto: la difesa. Bastoni al momento è titolare, è l'unico difensore mancino in rosa, e in più Godin continua a fare fatica, soffre il ruolo e ad esempio domenica scorsa il pareggio è scaturito da un suo errore. Lo stesso Ranocchia ha dato buone risposte facendosi trovare pronto.
I nerazzurri dopo gli sforzi societari per rinforzare la rosa, hanno dato le risposte giuste, con i nuovi innesti adesso ci sono più varianti e quindi di conseguenza maggiori orizzonti.
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giovedì 30 gennaio 2020

Milan una vittoria nel segno di Kobe

Martedì sera è stata una serata lunga a San Siro, col Milan che alla fine si è preso un altro risultato positivo e ha raggiunto le semifinali di Coppa Italia. Adesso dovrà vedersela con la Juventus.
Ha piegato il Torino, trovando il pari nei minuti di recupero e poi facendolo fuori nei supplementari.
E' un risultato che significa tanto per la squadra di casa, è una vittoria che porta conferme.
Prima di analizzare il match, bisogna partire dal momento emotivamente più forte della serata, ovvero l'omaggio a Kobe Bryant. Omaggio ben fatto con una partecipazione globale. E' stato un momento doloroso per lo sconcerto del modo in cui Kobe ci ha lasciato.
Kobe lascia tantissimo al mondo del basket, ma in generale lascia tanto al mondo dello sport e non sarà mai dimenticato.
Lasciamoci alle spalle questa triste scomparsa per concentrarci sul calcio giocato.
Il Milan vince, ancora una volta all'ultimo secondo, fornisce una prestazione di carattere venendo fuori alla distanza.
Il carattere è venuto fuori proprio nel momento in cui Ibra ha messo piede in campo, lo svedese ha catalizzato energie e le ha portate alla squadra. Questo cambiamento è palpabile seguendo le partite del Milan.
Ibra non è l'unico giocatore che ha dato la svolta, ci sono le conferme di Rebic e Castillejo: il primo è un giocatore che sta dando tanto per ora, mentre il secondo trasuda voglia di essere protagonista, si dà molto da fare ed è un acceleratore di gioco, una figura che tanto serviva alla squadra di Pioli.
Nell'articolo dell'altra volta (https://sportivandoo.blogspot.com/2020/01/milan-un-inizio-di-2020-col-turbo.html) scrivevo di Bonaventura e Chalanoglu, e del fatto che non avessero particolarmente convinto nelle precedenti occasioni, ebbene ieri anche loro hanno dato risposte importanti: Bonaventura (nonostante sia stato discontinuo all'interno della partita) ha aperto le danze, mentre il turco ha regalato il successo ai rossoneri con una bella doppietta.
Stefano Pioli deve essere soddisfatto, tutta la squadra sta rispondendo alla grande, con il 20enne portoghese Leao che ha fornito un'altra presenza che testimonia una grande crescita sul piano della focalizzazione, della partecipazione; è un giocatore che quando parte diventa inarrestabile.
Il portoghese è il vero intoccabile di questa formazione, è una risorsa troppo importante e sta migliorando pure dal punto di vista della continuità.
Risultati immagini per kobe milanPurtroppo il neo rimangono gli esuberi, sembrerebbero definite le cessioni di Suso al Siviglia e di Ricardo Rodriguez al PSV, rimangono da piazzare Piatek (sembrerebbe vicino all'Herta Berlino) e soprattutto Paqueta che sta passando un brutto periodo personale.
Intanto, il cambio di passo c'è stato ed è abbastanza chiaro, 0 sconfitte nel 2020, una classifica in serie A che sta migliorando di settimana in settimana e una semifinale di Coppa Italia raggiunta. In campionato adesso i rossoneri sono attesi da una partita complicata (Hellas Verona) che potrebbe definitivamente far uscire il Milan da quel tunnel che tanto buio era sembrato nei mesi scorsi.

mercoledì 29 gennaio 2020

L'Inter ha finito la benzina?

Domenica difficile per l'Inter, è arrivato un pareggio casalingo contro il Cagliari. Proprio il Cagliari che era stato battuto di recente e nettamente a San Siro in Coppa Italia ed era senza vittorie da 7 partite.
Non sono bastati questi dati, i nerazzurri hanno pareggiato le ultime 3 partite, arriva dunque un'altra frenata.
Questa partita conferma il momento di difficoltà dell'Inter e inoltre sono emersi diversi problemi.
Andiamo intanto ad analizzare il match: Partita finita 1-1 con l'Inter che aveva trovato il vantaggio grazie a Lautaro Martinez. Handanovic ha salvato più volte la porta e l'Inter ha creato occasioni da gol per chiudere la partita, ma non è bastato.
La partita si può dividere in maniera netta in due parti: i primi 70 minuti e gli ultimi 25, con l'Inter che è andata abbassandosi sempre di più fino a quando non si è fatta schiacciare.
Il pareggio dei sardi, ha innervosito tanto i padroni di casa, con Lautaro che si è beccato il cartellino rosso e salterà il derby tra due giornate. In questa maniera l'argentino macchia un periodo d'oro dal punto di vista personale.
Lo stesso nervosismo si è riversato su Conte, che ha deciso di non prendere parte alla conferenza stampa nel post partita.
Il problema principale dell'Inter, risulta essere il gioco, l'azione classica della squadra di Conte è estremamente diretta, e si basa sulla palla servita in verticale per gli attaccanti.
Questa è una delle due risorse di cui fa uso l'Inter, l'altra è il cambio di gioco sugli esterni. I nerazzurri proprio sugli esterni si sono potenziati, sono arrivati Young e Moses, con il terzino inglese che già domenica ha fornito un assist molto preciso per il gol di Lautaro Martinez.
Questo sulle fasce è comunque un gioco molto dispendioso, essendo arrivati a metà anno, la fatica comincia a chiedere il conto. Il modo di giocare sta diventando anche prevedibile, e non è un caso che le ultime tre squadre che si sono trovate l'Inter contro, abbiano schierato la difesa a tre. Si preferiscono 3 difensori per avere maggiore copertura sui 2 attaccanti interisti.
effettivamente questa mossa paga, perchè la coppia d'oro Lautaro-Lukaku ha segnato solamente 2 gol nelle ultime 3 partite (entrambi segnati dall'argentino).
Con i nuovi innesti bisognerà trovare nuove varianti di gioco, per risultare meno prevedibili.
Il nome più indicato è ovviamente quello di Christian Eriksen: il giocatore giusto per questo tipo di necessità e per questo genere di squadra. Il danese sarà indubbiamente chiamato a fare la mezzala.
In quel ruolo può portare tante cose in cui l'inter pecca: Può portare lavorazione del pallone, maggiore quantità del possesso palla, inoltre è una mezzala che salta l'uomo, una mezzala che sa passare la palla coi tempi giusti e uno che sa anche concludere con decisione.
Insomma con l'ex Tottenham si possono fare tante cose in più, che darebbero la possibilità di giocare maggiormente la partita e non solo di aggredirla.
Già stasera però l'Inter dovrà affrontare un momento importante della stagione, infatti dovrà giocare il quarto di finale contro la Fiorentina. Fin da subito potrà provare a dare risposte dirette alla Juventus che la settimana scorsa (sempre in Coppa Italia) ha eliminato la Roma di Fonseca.
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sabato 25 gennaio 2020

Milan un inizio di 2020 col turbo

Tantissimo calcio, nel weekend, e come promesso tanti appuntamenti sul blog. La giornata di serie A ha preso il via nella serata di ieri con il successo del Milan sul Brescia.
Per il Milan si tratta della quarta vittoria consecutiva tra campionato e Coppa Italia.
E' una vittoria non particolarmente convincente, ma importante, in primis alza la classifica, ma porta  pure conferme sia sul piano della continuità (fondamentale per aprire orizzonti europei), ma anche sul piano dei progressi che sono in crescita costante.
Dopo la vittoria roboante contro l'Udinese, quelli di Brescia sono stati 3 punti di solidità e di mentalità.
Il Milan ha giocato una partita da grande squadra, sapendo soffrire e segnando in una delle prime occasioni utili. Altro dato che sottolinea i progressi del Milan è la statistica sui gol subiti: i rossoneri hanno tenuto la porta inviolata in 3 delle ultime 4. Grande merito di tutto ciò va a Gianluigi Donnarumma che nonostante l'errore della settimana scorsa, sta disputando un campionato ottimo e le sue parate sono risultate ancora una volta decisive.
Se c'è un giocatore che nelle ultime 2 partite ha portato 6 punti importantissimi al Milan, quello è Rebic, ancora una volta è entrato dalla panchina, ancora una volta ha insaccato la palla in rete. Gol di fame, d'opportunismo e di presenza.
La presenza di Ibra risulta ancora una volta determinante, nonostante un brutto gol sbagliato,  ha anche fatto diverse giocate importanti.
Leao nonostante il cambio nel secondo tempo ha mostrato ancora una volta qualità sopra la media, da alcune sue accelerazioni sono scaturite le azioni più importanti del Milan. Ancora gli manca la continuità per diventare un grande giocatore.
Altre certezze le possiamo trovare in Theo Hernandez, ancora prorompente e quando accelera diventa devastante.
Altro giocatore totalmente recuperato è Castillejo, lo spagnolo incendia il contropiede, ma è bravo pure a tornare a dare una mano (cosa che Suso na faceva mai).
Non ci sono solamente cose positive in questo Milan, le cose certamente sono migliorate, ma c'è ancora qualcosa da chiarire.
Il comparto di centrocampo, specialmente l'esterno sinistro ancora non ha un padrone, sia Bonaventura che Calhanoglu non hanno convinto. Questa è una posizione molto delicata, che secondo me potrebbe essere occupata pure da Paqueta.
Va trovata assolutamente la soluzione per i 3 più grandi esclusi, ovviamente mi riferisco a Piatek, Suso e proprio Paqueta.
Infine, questo nuovo sistema ha migliorato il gioco offensivo, ma espone il centrocampo a un lavoro estremo e troppo dispendioso, ancora una volta Kessie e Bennacer hanno sofferto troppo.
Il Milan ha trovato una vittoria importante, in una partita importante, ma in questo weekend ci saranno tantissime cose di cui scrivere, per cui rimanete connessi per tutti i nuovi articoli del blog.
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venerdì 24 gennaio 2020

Juve e Inter alzano il livello...

Gennaio dal punto di vista calcistico è un mese molto particolare: c'è il campionato, c'è il mercato e pure la Coppa Italia. Tutto ciò s'intreccia e vengono fuori 31 giorni strani, ma scoppiettanti.
Questa settimana si sono giocati due dei quattro quarti di finale di Coppa Italia. Il Napoli ha battuto la Lazio per 1-0 dopo una partita molto viva, la Juventus invece ha sbaragliato la concorrenza della Roma, infliggendogli la seconda sconfitta nel giro di pochi giorni.
La Vecchia Signora conquista la semifinale con una prova di forza, è stata molto brava a travolgere ancora i giallorossi in apertura di gara. Nonostante la vittoria ancora una volta la Juventus a un certo punto si è seduta un po' troppo, rischiando di far rientrare in partita la squadra di Fonseca.
Questa partita ci fornisce parecchi spunti interessanti. Il tabellino ci dice che Cristiano Ronaldo ha segnato ancora, ci dice che Higuain è un giocatore evoluto che si è trasformato in positivo (segna meno di prima, ma fa un lavoro inestimabile). E dimostra ancora una volta la bravura di Buffon, che nonostante i 41 anni ha dimostrato di poter tranquillamente fare il secondo portiere in una squadra come la Juventus.
L'Inter invece questa settimana ha potuto godere del riposo, infatti giocherà in Coppa Italia la settimana prossima contro la Fiorentina. Questa settimana di stacco è importantissima per la squadra di Conte, che in questa maniera ha avuto modo di ricaricare le batterie e permettere ai nuovi arrivi di integrarsi al meglio. Young e Moses si sono già uniti al gruppo, con Young che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe già scendere titolare contro il Cagliari domenica alle 12:30. Bisognerà vedere in che condizioni sono questi giocatori, che vengono da una prima parte di stagione parecchio complicata.
A questi due innesti potrebbe aggiungersi Eriksen nei prossimi giorni. Sembrerebbero ore cruciali per il passaggio del danese in nerazzurro, col giocatore che tra l'altro gradirebbe la destinazione.
Eriksen porterebbe nuova linfa ad una squadra che sembra in difficoltà fisiche. L'Inter con questi giocatori aumenta le proprie possibilità, aumenta le proprie varianti di gioco, aumenta anche la chance di non dover sempre andare al massimo delle proprie potenzialità. Si potrebbe provare a far lavorare di più la palla e meno il fisico, specialmente con l'arrivo di Eriksen. Con questi acquisti più il recupero di Sanchez, l'Inter potrebbe veramente sognare, e non solo in campionato. Il prossimo turno di campionato sarà un altro banco di prova importante, l'Inter se la vedrà con un Cagliari, in leggera ripresa, mentre la Juventus dovrà gestire un Napoli che viene da una bella vittoria in Coppa Italia e che ha ripreso un po' di fiducia. In mezzo ci sarà pure il derby di Roma, in cui la Lazio deve dare una risposta da grande squadra dopo la brutta frenata d'arresto in Coppa Italia. Ci aspetta una domenica da fuochi d'artificio, e prima abbiamo anche parecchie cose di cui parlare. Sto preparando un pezzo sul nuovo Barcellona e un punto sulla Premier e qualche altro pezzo di calciomercato, insomma saranno giorni molto densi, quindi rimanete aggiornati su tutti i nuovi articoli che usciranno.
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mercoledì 22 gennaio 2020

Il punto sugli Australian Open

Come promesso, nuovo giorno, nuovo appuntamento con il riassunto degli Australian Open.
Anche oggi parecchie partite, e diversi giocatori in campo.
Partiamo come sempre dai nostri compaesani, oggi in campo sono scesi 3 azzurri, 2 hanno perso, mentre un altro ha vinto. Sono arrivate con parecchia sorpresa le sconfitte di Sinner e soprattutto di Berrettini, che sono stati battuti rispettivamente da Fucsovics e da Sandgren.
Sulla partita dell'altoatesino riponevo però qualche riserva, l'ungherese veniva da una vittoria convincente contro Shapovalov e di conseguenza si sapeva che sarebbe stato ostico.
Tutt'altro possiamo dire della sconfitta di Berrettini, la partita è iniziata male ed è finita peggio, con in mezzo un buon Berrettini. Una sconfitta che ferma troppo presto probabilmente il cammino del numero 8 del mondo romano nel primo slam stagionale.
La vittoria italiana è arrivata grazie a Fabio Fognini, che dopo un'altra maratona ha battuto un mai domo Jordan Thompson. Una partita folle, con Fognini che dopo i primi due set sembrava agevolmente in controllo, un rilassamento gli costa il terzo e il quarto set. Nel quinto il ligure torna a giocare con criterio e nonostante la resistenza dell'australiano riesce a chiudere al supertiebreak per 10-4. Una vittoria voluta fortemente ed ottenuta dopo oltre 4 ore di battaglia. Il prossimo turno sarà dopo domani e lo vedrà opposto all'argentino Pella. Con l'uscita di Berrettini quello squarcio di tabellone appare libero fino al quarto di finale ipotetico contro Federer... Ma conoscendo Fabio, ragioniamo partita per partita e pensiamo intanto a Guido Pella.
Per Federer due set facili facili con in mezzo una frazione un po' più complicata dove Krajinovic è anche riuscito a rompere il servizio di Roger. L'impressione principale che è venuta fuori da questi due match è stata la grande concentrazione tenuta da Roger. Adesso dopo l'eliminazione di Dimitrov potrebbe avere la strada spianata almeno fino alla semifinale. Nel prossimo turno lo svizzero se la vedrà contro l'australiano John Milmann. Djokovic ha altrettanto passeggiato contro il giapponese Ito.
Domani ci aspetta una giornata altrettanto intensa, tornano in campo Nadal, Thiem e ci sarà spazio anche per Seppi e Camila Giorgi. L'altoatesino se la vedrà con Stanislas Wawrinka, mentre la Giorgi affronterà la Russa Svetlana Kuznetsova.
Tanto tennis di cui parlare, ma in generale tanti temi da affrontare, per cui rimanete collegati e aspettatevi altri approfondimenti nel corso della settimana.
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martedì 21 gennaio 2020

Il punto sugli Australian Open

La stagione tennistica ha definitivamente preso il via con l'Australian Open, il primo slam dell'anno.
Tanti italiani in gara e diverse partite interessanti di primo turno. Nonostante gli orari disumani, sono riuscito a vedere qualche scorcio di partita e proverò a riassumere in pillole questa giornata.
Vorrei portare durante l'anno questa rubrica con cadenza settimanale, ma è chiaro che quando ci saranno i tornei più importanti sarà d'obbligo approfondire con più appuntamenti.
A causa della pioggia caduta nella giornata di ieri su Melbourne, molte partite sono state sospese e terminate oggi. Gli unici italiani che ieri hanno concluso le partite sono stati Caruso, Trevisan e Berrettini. Per i primi due sono arrivate due sconfitte contro Tsitsipas e Kenin, mentre Berrettini ha regolato abbastanza agevolmente Harris. Per Berrettini, dopo un'assenza dai campi lunga non poteva esserci un avversario migliore, che gli ha permesso di rientrare pian piano a respirare il grande tennis.
Oggi sono arrivate altre cinque sconfitte per il tennis italiano, Giustino si è dovuto arrendere a Raonic, Travaglia a Garin e Sonego a Kyrgios, mentre al femminile hanno perso Jasmine Paolini ed Elisabetta Cocciaretto. Tutte e 4 le sconfitte comunque erano pronosticate. Non ho citato di proposito la sconfitta di Cecchinato perchè voglio fare un discorso a parte. Ho visto praticamente per intero il match del palermitano. Per alcuni tratti ho rivisto il Ceck che tanto ci aveva fatto divertire due stagioni fa, ha effettuato tantissime palle corte ed ha più volte fatto male a Zverev. Se devo trovare un qualcosa che ancora non convince come due anni fa è il rovescio, ancora troppo falloso. Penso però che sia sulla strada giusta per tornare ad essere un ottimo giocatore.
Dopo aver dovuto purtroppo parlare delle sconfitte andiamo alle note liete del nostro tennis, nella giornata di oggi ha vinto Seppi in tre set contro Kecmanovic, ha vinto Sinner in tre set contro Purcell ed ha vinto Fognini dopo una rimonta incredibile contro il gigante Opelka.
L'altoatesino "anziano" non delude mai, costanza invidiabile, e quando si tratta di slam i primi turni sono una sicurezza. L'altro altoatesino, Jannik trova la prima vittoria in uno slam e lo fa in maniera convincente; certo l'avversario non era dei più temibili, ma bisognava assolutamente giocare. Jannik l'ha fatto, si è preso una vittoria in tre set e domani nel secondo turno se la vedrà contro Fucsovics che ha sconfitto a sorpresa il canadese Shapovalov.
La vittoria più pazza è stata ovviamente quella di Fognini, che aveva interrotto la partita ieri per pioggia sotto di due set e un break, ed oggi alla ripresa ha incredibilmente ribaltato la partita vincendola 7-6 al quinto. Ancora una volta Fognini non perde occasione per farsi notare, ma l'importante era vincere ed è quello che ha fatto.
Domani scenderanno in campo Berrettini, Fognini e Sinner, tutti e tre partiranno con i favori del pronostico.
Da segnalare l'uscita di scena di Auger-Aliassime che è stato estromesso da un redivivo Gulbis in 4 set.
L'appuntamento è fissato per domani pomeriggio alle 19 per fare il punto della giornata di domani.
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lunedì 20 gennaio 2020

che spettacolo in serie A, tantissimi gol ed emozioni

Questo turno di serie A ci ha dato tante indicazioni su quello che potrebbe essere il futuro del campionato. La Juve in fuga, l'Inter rallenta mentre la Lazio sogna; aspettando l'Atalanta stasera contro la Spal. Tutte le altre dietro arrancano cercando di tenere il più possibile sulle prime 3.
Andiamo però con ordine:
Partiamo dalla Lazio, che cala il pokerissimo contro la Samp vincendo per 5-1. Questo risultato vale l'11esima vittoria consecutiva e porta la Lazio a una settimana molto importante, con due partite: Napoli (Coppa Italia) e Roma (campionato).
Immobile segna, ma è solo la ciliegina sulla torta. E' una squadra che fa paura per gioco e risultati. La qualità dei 5 dal centrocampo in su è impressionante: Lucas Leiva (fornisce equilibrio), Milinkovic Savic e Luis Alberto sono due giocatori a tutto tondo e poi c'è Correa che è il partner perfetto per Immobile. Se manca qualcuno?? Nessuno problema, Caicedo, Parolo, Cataldi, sono pronti a non far sentire la mancanza dei titolarissimi.
La partita delle 18 vedeva affrontarsi al Mapei Stadium Sassuolo e Torino, con i neroverdi che hanno sconfitto i granata 2-1. Per la squadra di De Zerbi è una vittoria che fornisce ossigeno. La qualità della rosa si evince dal gol di Boga, il ragazzo del Barça sigla un bellissimo gol. Berardi sembra finalmente aver superato il momento difficile della sua carriera.
Il Torino appare incapace di mantenere i risultati di vantaggio, ancora una volta si fa rimontare e perde la partita. Il Torino ha poche certezze: Sirigu, Belotti e poco altro.
Alle 20:45 ci trasferiamo nel capoluogo partenopeo dove il Napoli sprofonda contro una buona Fiorentina. Questa sconfitta sa tanto di fallimento del progetto.
Le due squadre nel girone d'andata hanno faticato veramente tanto, ma adesso c'è una differenza importante. La Fiorentina da quando ha cambiato allenatore vola, mentre il Napoli continua ad arrancare. Questo è per dati statistici il peggior Napoli dal ritorno in serie A.
La squadra appare piatta e senza stimoli, la difesa rimane un rebus e inoltre manca l'equilibrio a centrocampo. Il gioco del Napoli risulta essere monotono, tutto gira intorno a Lorenzo Insigne, di conseguenza diventa prevedibile e quindi è difficile sorprendere l'avversario.
Iachini dalla sua ha risollevato una squadra che sembrava finita, è riuscito a far esprimere finalmente a buoni livelli Chiesa, che aldilà del gol ha giocato una partita di grande caratura. 
Altri elementi che hanno lanciato segnali importanti sono stati Lirola e Castrovilli.
Davanti nonostante Cutrone, Vlahovic potrà dire la sua, ha segnato un gol importantissimo e di grande fattura. Inoltre ha reinserito nell'11 titolare Benassi, scalando dietro Pulgar.
Buone sensazioni si respirano pure a San Siro nel match delle 12:30, dove il Milan batte l'Udinese per 3-2 in una bella, viva e infinita partita. Donnarumma ieri dopo aver sbagliato sul primo gol, ha effettuato 2-3 parate sensazionali che hanno permesso al Milan di portare a casa 3 punti. I meriti vanno a Pioli che ha azzeccato il cambio rimpiazzando Bonaventura con Rebic.
Leao ha giocato un grandissimo secondo tempo, venendo a prendere palla e ha offerto diverse giocate da grande giocatore. Castillejo ieri ha trovato nuovamente la titolarità ed è risultato nuovamente decisivo, l'ex Villareal aiuta molto di più rispetto a Suso in chiave difensiva.
Theo Hernandez ha segnato ancora una volta il gol decisivo, ha segnato il sesto gol del suo campionato.
Nonostante ciò l'Udinese si conferma una buona squadra, un punto poteva tranquillamente starci, qualcosa in più se non ci fosse stato Donnarumma.
Le milanesi in questa giornata si invertono il ruolo, se il Milan può gioire, di certo l'Inter deve piangere. A Lecce alle 15 è arrivato un brutto pareggio che rallenta l'inseguimento alla Juventus che scappa a +4. L'Inter probabilmente è in debito d'ossigeno e solo il mercato di riparazione può portare qualche soluzione. Il Lecce ha fatto una partita di sacrificio per rubacchiare questo punto all'Inter.
Nelle altre due partite delle 15 abbiamo assistito a 2 pareggi: Verona-Bologna 1-1 e Brescia-Cagliari 2-2.
La prima partita è stata giocata a una buona intensità, il Verona ha giocato un'altra grande partita, ma ha sbattuto su uno straordinario Skorupski, alla fine è Borini a rispondere a Bani. Da segnalare un'altra grande prestazione di Orsolini, che con l'infortunio di Zaniolo sta cercando di guadagnarsi una chiamata per l'Europeo.
Brescia-Cagliari è stata pure molto divertente, il pareggio è arrivato grazie a due doppiette, per il Cagliari Joao Pedro (13 gol in stagione), mentre per il Brescia Torregrossa (uno dei due gol molto bello, con un tiro dalla distanza).
Alle 18 ci trasferiamo a Marassi, dove si sfidano Genoa e Roma. La Roma ha giocato una partita ordinata, ma ha rischiato parecchio, grandi meriti vanno a Pau Lopez che ha effettuato degli interventi importanti. Spinazzola nonostante la telenovela in settimana ha giocato una grande partita.
Cercasi assolutamente il vice Dzeko, Kalinic è stato più volte chiamato in causa, ma non ha risposto bene, il bosniaco mostra segnali di stanchezza.
Infine chiudiamo con la partita dell'Allianz Stadium delle 20:45 dove la Juventus batte per 2-1 il Parma. La Juventus nelle ultime 2 giornate è riuscita a staccare di 4 punti l'Inter. Continua a non essere particolarmente bella, ma quando hai un fuoriclasse come Ronaldo diventa tutto più semplice.
La Juventus ha un problema secondo me: non riesce a tenere la spina attaccata per 90 minuti in campionato, mentre in Champions il problema non c'è perchè tutti i giocatori stanno concentrati per tutta la partita.
Abbiamo finito il giro di tutti i campi, manca solamente la partita di stasera tra Atalanta e Spal che dovrebbe avere un pronostico abbastanza certo, ma sappiamo bene che nel mondo del calcio i problemi si cominciano ad avere quando si hanno i favori del pronostico.
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giovedì 9 gennaio 2020

Inter: Vidal o Eriksen?

Nello scorso post abbiamo parlato del grande colpo di mercato del Milan, che ha riportato in Italia Zlatan Ibrahimovic.
Il giocatore svedese, ha fatto il suo esordio già domenica contro la Samp, ma senza particolari acuti.
L'Inter prova a rispondere con diversi giocatori nel mirino.
La trattativa è roboante, il nome è importante, ed è quello di Vidal: il giocatore cileno sembrerebbe in rottura con il Barça, e vorrebbe essere inserito al centro di un progetto.
Il trasferimento di King Arturo sembrerebbe ancora complicato, ma non impossibile.
L'Inter vuole fortemente Vidal, che andrebbe a rinforzare un centrocampo già così interessante.
E' ovvio che se il cileno dovesse lasciare la Champions per l'Europa, sarebbe per fare il titolare inamovibile, e probabilmente Barella sarebbe il prescelto per cedergli il posto da titolare. Conte potrebbe permettersi in questa maniera di far rifiatare di tanto in tanto anche Brozovic, che in questa prima parte di stagione ha avuto pochissime occasioni per riposare.
Con le sue caratteristiche gioverebbe tantissimo all'Inter, Vidal con i suoi inserimenti potrebbe infilarsi tra Lautaro e Lukaku e creare occasioni pericolose.
Il Barça, non ha nessun altro giocatore con le sue caratteristiche, e con il prestito di Alenà al Betis, i blaugrana sarebbero costretti a tornare sul mercato, ma non penso ne abbiano particolare voglia.
L'idea del Barcellona è quello di provare a tenerlo, ma se dovesse arrivare a cederlo potrebbe dare uno sguardo all'interno della rosa dell'Inter (Sensi-Lautaro?).
Vidal non è l'unico giocatore su cui l'Inter ha messo gli occhi, un altro nome gettonato nelle ultime ore è quello di Christian Eriksen, il danese è in scadenza con il Tottenham e pare non abbia alcuna intenzione di rinnovare. Gli Spurs dunque devono fare una scelta, venderlo ora e guadagnarci qualcosa o perderlo a 0 a Luglio. Più probabile la prima opzione, ed è per questo che l'Inter si è messa sulle tracce del fantasista danese.
Eriksen, sarebbe un giocatore perfetto, insieme a Brozovic e Sensi formerebbe un centrocampo veramente vario, Eriksen trequartista si incastrerebbe bene nel 3-5-2 di Conte e con la sua qualità potrebbe saltare l'uomo e creare superiorità in fase offensiva.
Quelle di Vidal ed Eriksen , sono chiaramente le trattative più chiaccherate, ma non sono le uniche.
L'Inter a sinistra ha bisogno di un innesto, Asamoah è troppo spesso infortunato e di conseguenza l'unico terzino disponibile è Biraghi, che però non può giocare tutte le partite.
Nelle ultime ore c'è stata un'accelerata per Ashley Young, terzino 34enne ormai in uscita dal Manchester United. L'ex capitano dell'Inghilterra è ormai ai margini del progetto di Solskier, e vorrebbe trovare nuovi stimoli altrove. Sembrerebbe che la trattativa possa andare in porto, con Conte che sarebbe ben accetto di ricevere un acquisto d'esperienza per continuare a sognare e tenere testa alla Juventus.
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giovedì 2 gennaio 2020

Cosa portarà Ibra in dote al Milan?

La notizia del ritorno al Milan di Zlatan Ibrahimovic, mi ha suscitato parecchia curiosità.
Se ci pensiamo, è una scelta completamente fuori linea rispetto ai progetti rossoneri, ma è evidente che i risultati scadenti in campionato sommati al malcontento generale, abbiano indotto la società rossonera a fare delle scelte diverse.
Facciamo adesso un ragionamento, il Milan prende un 38enne che gioca da 2 anni in America e che non gioca da 2 mesi. Per quasi tutti i 38enni, la definirei una follia totale, ma parliamo di Ibrahimovic, lo svedese in carriera è sempre stato osannato meno del dovuto, e probabilmente avrebbe meritato qualcosina in più.
Bisognerà vedere come arriverà a Milanello, se sarà integro fisicamente.
Potrebbe portare leadership ad uno spogliatoio che soffre terribilmente la mancanza di uomini di carisma, e inoltre nonostante i suoi metodi un po' rudi potrebbe insegnare tanto alla rosa.
L'arrivo di Zlatan sarà però con ogni probabilità un problema grandissimo per Piatek, piuttosto che per Leao, il giocatore polacco infatti deve giocare in area, mentre Leao è uno che può svariare.
L'arrivo di Zlatan vorrebbe dire dunque, il fallimento di Piatek, un giocatore su cui la società rossonera ha veramente speso una cifra importante.
Andando ad analizzare il contratto, Ibra ha firmato un contratto di 6 mesi, più un altro anno di contratto in caso di raggiungimento di determinati obiettivi. Per questo mi aspetto un Ibrahimovic molto motivato e carico, alla ricerca della conferma.
E' un giocatore che ha dato tanto per la causa rossonera e vorrà sicuramente confermarsi su alti livelli.
Ma nonostante ciò la tifoseria non guarderà la carriera e neanche alla personalità, si baserà solamente sull'effettività, ed è li che Zlatan Ibrahimovic si dovrà fare trovare preparato.
Direi che questo colpo si possa definire il giusto botto per inaugurare l'anno nuovo e per dare il via ad una sessione di mercato invernale che si prospetta scoppiettante.
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