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Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

lunedì 28 gennaio 2019

Garbage Time

Quarto appuntamento con Garbage Time, la rubrica del lunedì pomeriggio, che racconta tutti i principali avvenimenti del panorama NBA della settimana precedente.

Partiamo da un possibile antipasto delle prossime NBA Finals: Golden State Warriors - Boston Celtics.
Dal mio punto di vista queste due squadre sono le compagini più forti e più complete della lega.
La partita di questa settimana è stata una super partita, sempre in equilibrio fino alla fine.
Gli Warriors hanno dalla loro l'immarcabilità, perchè con il rientro di Cousins potenzialmente non hanno nessun punto debole, ma onestamente spero in questa finale perchè secondo me Boston ha l'unica difesa ben organizzata per poter tenere a bada gli Warriors formato NBA Finals.

Purtroppo devo raccontare del brutto infortunio subito da Oladipo che lo costringe a terminare la stagione corrente. Nel particolare la star dei Pacers si è procurato la rottura del tendine quadricipite della gamba destra, cadendo male sul parquet.
Probabilmente questo infortunio porterà Indiana a scendere sensibilmente nella classifica della Eastern Conference.

Considerato l'avvicinarsi del 7 febbraio (trade deadline) mi sembra giusto andare a vedere i possibili spostamenti.
Partiamo con i Memphis Grizzlies; sembrerebbe che sia Gasol che Conley siano stati messi sul mercato. Questo a evidenziare quanto Memphis voglia ripartire da zero, nonostante negli scorsi anni dei bei risultati erano arrivati.
Per il prossimo punto ci trasferiamo ovviamente a Houston, non esiste Garbage Time senza Il Barba.
Il signor Harden questa settimana ha pareggiato il record di Kobe per punti al Madison Square Garden, con 61 punti.
Sognava un suo momento al Garden, l'aveva detto prima della partita, ha trovato dei buoni Knicks, ma si è preso lo stesso la sua giornata di gloria firmando un mostruoso season high con 61 punti e tante giocate fuori dal normale. 61 punti frutto di azioni personali, nessuno su assist.
Fuoriclasse, fenomeno, campione  bohh...
I Rockets occupano la quinta piazza a Ovest e tutto il merito è di James Harden.

Squadra più in forma della lega neanche a dirlo gli Warriors con 10 vittorie in fila.
Altra squadra in formissima sono i Nets, che hanno inanellato ben 6 vittorie consecutive e si trovano in sesta posizione nella Eastern Conference.

Questa settimana sono finalmente usciti i tanti attesi quintetti per l'All Star Game: Doncic e Rose sono usciti dai quintetti titolari. Sono entrati invece Harden e Durant.
A Est invece, Wade è sparito e al suo posto è stato scelto Kemba Walker.

Commentate, condividete e ci risentiamo la prossima settimana.
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lunedì 21 gennaio 2019

Garbage Time

Terza settimana, terza puntata di Garbage Time, la rubrica del lunedì pomeriggio, che racconta tutti i principali avvenimenti del panorama NBA della settimana precedente.

Quattordicesima settimana, ennesima settimana divertente e ricca di spunti.

La scorsa settimana l'ultima notizia era stata quella di Irving che si lamentava coi compagni di squadra, questa settimana risponde coi fatti firmando il career high con gli assist (18!!) contro Toronto, a seguire altre due prestazioni parecchio convincenti e i Celtics si trovano a tre vittorie consecutive dopo le sue dichiarazioni.

Nel frattempo sono uscite le votazioni per l'All Star Game e Luka Doncic si trova ancora in terza posizione, dietro soltanto a LeBron e Giannis.
Dal mio parere, nonostante i numeri che sta tirando giù, il terzo posto nelle votazioni è esagerato, fa strano vedere Durant, Irving, Curry e altri dietro a un giocatore che sta giocando una bella pallacanestro, ma è soltanto al primo anno.

Settimana del London Games, in cui i Knicks hanno pensato bene di buttare via un vantaggio di 11 punti all'inizio del 4 quarto.

La notizia più interessante e bella per gli amanti del basket è il rientro di DeMarcus Cousins, il centro ex Pelicans ha fatto il suo esordio venerdì notte contro i Clippers, siglando 14 punti in 15 minuti, e commettendo 6 falli. Da notare la schiacciata a una mano segnata all'inizio della partita.
Chissà che questo giocatore non possa porre fine alla corsa al primo posto delle altre compagini.

Parlando di Warriors (squadra più calda dell'NBA con 7 vittorie consecutive) bisogna parlare di un record che hanno battuto nella battaglia per il primo posto contro i Nuggets,
Golden State ha segnato 51 punti nel solo primo quarto, questo record durava da quasi 20 anni, curiosamente, anche in quella occasione furono i Nuggets ad avere la peggio (i Suns ne fecero 50 nel primo quarto del 10 novembre 1990).

Probabilmente non ne potrete più di sentir parlare di James Harden, ma purtroppo questo ragazzo qua non ha nessuna intenzione di fermarsi, questa settimana ha piazzato ben due cinquantelli ed è alla diciottesima gara consecutiva con almeno 30 punti a referto.
Con gli infortuni di Paul, Gordon e Capela, sta cercando e sta riuscendo a tenere a galla i Rockets praticamente da solo.

Guardando invece le posizioni più basse delle conference, possiamo perfettamente notare che i Cleveland Cavs non hanno la minima intenzione di vincere una partita.
Ancora peggio stanno andando i Bulls, che sono in striscia negativa da ben 10 partite.

A Ovest invece rimangono isolati i Suns, che questa settimana hanno subito il game winner di Siakam e quello di D-Rose (stanotte).

Bisogna citare la super settimana di Utah, i Jazz hanno una serie di 6 vittorie ancora aperta, e da quando Rubio si è infortunato Mitchell sembra tornato il giocatore della passata stagione, capace di infilare con continuità parecchi trentelli.
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giovedì 17 gennaio 2019

Supercoppa Italiana Juventus 1 Milan 0

A volte le partite non le vincono chi ha più cuore, ma chi ha il campione più in palla.
Ed infatti la risolvono due fuoriclasse: Pjanic alza la testa, disegna un pallonetto per Ronaldo che solo soletto insacca di testa, scattando sulla linea del fuorigioco per un rientro in colpevole ritardo del seppur ottimo Rodriguez.
Per come si sono svolte le azioni, non ci sarebbe molto altro da dire. Ottimo Dybala in questa veste di "shadow striker", dietro la punta: svaria, offre appoggi semplici, dribbla e rientra. Credo che sia uno di quei pochi casi dove, se anche non segna, non è affatto un problema.
Chiellini è come il vino, più invecchia più migliora. Certo, non vanta la tecnica e il tocco di Bonucci, ma è monumentale.
Il Milan offre uno spettacolo di tutto cuore gli ultimi venti minuti. Dopo una traversa di Cutrone che meriterebbe più presenza in campo dal primo minuto, e un Donnarumma sicuro sia nelle uscite che nelle prese, si scontra contro la difesa solida della Juventus. Ottima la prova di Kessie, macchiata purtroppo da un rosso (ottenuto dopo controllo al VAR) per un brutto fallo su Emre Can.
La Juventus solleva l'ennesimo trofeo, Gattuso ha la certezza di poter ripartire dallo spirito del Milan, da un ritrovato Conti e da un giocatore dedito alla causa come Calabria.
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lunedì 14 gennaio 2019

Garbage Time

Eccoci nuovamente con Garbage Time, la rubrica del Lunedì pomeriggio, che racconta tutti i principali avvenimenti del panorama Nba della settimana precedente.

Ancora una volta settimana molto interessante con super prestazioni e partite avvincenti.

Da citare assolutamente il career High da 41 punti di Kyle Kuzma, nella vittoria casalinga dei Lakers contro i Detroit Pistons, il giocatore ex Utah Utes ha giocato una partita stratosferica, segnando in tutti i modi. Il ragazzo sta cercando di limitare i danni causati dall'assenza di LeBron, riuscendoci a targhe alterne.
Restando in tema Lakers, stanotte hanno pensato bene di perdere contro i Cavs, che sono una delle squadre più deboli della Lega americana.

Passiamo alla partita più bella della stagione: San Antonio Spurs - Oklahoma City Thunder, conclusasi dopo un doppio supplementare, 154 a 147.
E' stata una partita spettacolare, in cui LaMarcus Aldridge ha siglato il suo career High con 56 punti conducendo gli speroni alla vittoria.
Dall'altra parte Westbrook si è difeso alla grande con una tripla doppia da 24 punti, 13 rimbalzi e 24 assist (career high).

Luka Doncic continua a stupire tutti, in questa settimana ha pensato bene di segnare 9 punti in 40 secondi ai Timberwolves trascinando Dallas alla vittoria.
Il ragazzo sloveno sta dimostrando di valere la seconda posizione nelle votazioni per l'All Star Game.

Merita una citazione per la seconda settimana consecutiva anche Nikola Jokic, che stanotte ha tirato giù una prestazione da 40 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, continuando così a far viaggiare questi Nuggets, che stanno incantando tutti.
Bisognerà chiaramente vederli ai playoff, perchè è una squadra molto giovane in cui in pochi sono andati oltre la regular season.

A Boston invece si segnalano dei problemi in spogliatoio, i Celtics hanno perso in trasferta con Orlando, non riescono ad avere costanza nei risultati e oscillano tra la quarta e la quinta posizione nella Eastern Conference.
Sicuramente per una squadra del genere ci si aspetta molto di più e pare che Kyrie Irving si sia particolarmente arrabbiato per la gestione dell'ultimo possesso e poi per la mancanza di preparazione mentale dei compagni (principalmente quelli giovani).
Irving che si è lasciato andare con i giornalisti facendo un paragone con la stagione precedente.
L'ex Cavs afferma che la scorsa stagione nessuno si aspettava niente da loro, a causa dei tanti infortuni e quindi era più facile giocare, perchè erano una buona squadra, ma non avevano grosse aspettative.
Quest'anno invece i Celtics sono al completo, e dunque gli obiettivi sono chiari: NBA FINALS.
Se quest'anno i Celtics non arrivano in finale è un fallimento.
E da sportivo posso tranquillamente dire che quando ci sono alte aspettative c'è anche molta più pressione.
E secondo Kyrie manca proprio questa preparazione mentale per raggiungere grossi obiettivi.
E' stato molto criticato per queste frasi, ma in realtà il discorso calza perfettamente a pennello.
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lunedì 7 gennaio 2019

Garbage Time

Da questo lunedì ho voglia di far partire una nuova rubrica riguardante la settimana di NBA, in cui andremo a riprendere le partite e le statistiche più significative della settimana precedente.
Questa rubrica si chiamerà "Garbage Time".

Ho scelto la settimana migliore per certi versi per cominciare questo appuntamento, infatti è stata la settimana più pazza probabilmente della stagione con tante belle partite, super prestazioni e il ritorno di Kawhy a San Antonio.

Partiamo proprio dall'ultimo argomento, cioè il ritorno di Leonard nel palazzetto degli Spurs.
Mentre Danny Green è stato a lungo acclamato dalla folla, il povero Leonard è stato perseguito dai fischi per tutta la durata del match.
Probabilmente il giocatore ex Spurs non meritava questo, perchè si è vero, si è comportato male con la squadra, ma ha comunque contribuito a vincere un titolo assicurandosi anche l'MVP delle Finals con grande merito. Parlando del match, è stato ampiamente vinto dagli Spurs con DeRozan in tripla doppia.
Secondo evento memorabile dal mio punto di vista è stata l'incredibile partita dell'Oracle Arena tra Warriors e Rockets, con la tripla della vittoria di Harden sulla sirena.
Rockets che stanno attraversando un periodo formidabile, infatti si trovano in quinta posizione nella pazza Western Conference, quando fino a due settimane fa erano in penultima posizione.
Fortunatamente per me questa è la prima settimana in cui debbo commentare le prodezze di James Harden, altrimenti a quest'ora avrei già finito gli aggettivi
In quel di San Francisco si è assistito a una partita straordinaria, cominciata in sordina e poi terminata al cardiopalma, con la tripla di Harden in faccia a Green e Thompson.
Onestamente mi viene complicato trovare delle parole per "Il Barba", sta demolendo qualsiasi tipo di record ancora esistente, e qualora dovesse continuare il premio di MVP non glielo toglierebbe nessuno.

Per quanto riguarda l'MVP, c'è un certo greco che sta facendo volare i Bucks, la squadra del Wisconsin, è seconda a Est con un solidissimo 27-11.

A Ovest c'è un altro europeo che guida la squadra della mile high city al primo posto nella western conference, sto parlando ovviamente di Nikola jokic, che sforna con continuità prestazioni degne di nota e chissà che non possa essere anche lui una sorpresa per la corsa all'MVP.

Aldilà dei primi posti, le posizioni sono comunque ancora incerte, in tutte e due le conference le squadre si scambiano di posizione di continuo.

Adesso è tempo di parlare di record, nella partita tra Kings e Warriors abbiamo visto il record d'ogni epoca per triple segnate, 21 i Warriors e 20 i Kings, questo è un record importante da tenere sotto controllo perchè potrebbe essere il futuro della pallacanestro moderna.

Altra prestazione storica è quella di Jusuf Nurkic che nella partita vinta all'Overtime contro Sacramento ha messo insieme 24 punti, 23 rimbalzi, 7 assist, 5 stoppate e 5 recuperi, insomma un 5x5 che non capita tutti i giorni.

Parlando di infortuni, in questa settimana è venuto fuori la decisione di John Wall di saltare tutta la stagione per operarsi al tallone, per restare in tema d'infortuni LeBron è sempre fermo, e i Lakers con l'assenza stanno andando sempre più a fondo.

Chiudo col dire, che coach Thibodeau è stato licenziato dai Minnesota Timberwolves, probabilmente nel momento più sbagliato, infatti i Wolves avevano ridimensionato nel sunday night i Lakers.
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