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giovedì 15 marzo 2018

Loose Cannons NBA

In vista dei Playoff mi piacerebbe aprire una nuova mini-rubrica sui cosiddetti Loose Cannons, o mine vaganti. Quelle che sono riconosciute (forse) come le vere e proprie contenders (Toronto-Boston-Washington-Cavs ad Est, Rockets-Warriors ad Ovest, si potrebbero trovare ad affrontare squadre che verranno battute abbastanza facilmente, ma anche squadre che potrebbero essere clamorosamente complesse da fronteggiare.
Fra queste, sicuramente, c’è Phila. La squadra di Embiid e Simmons sarà, a mio modo di vedere, una delle principali candidate a rovinare piani dei top seeds ad Est.
I 76ers giocano una pallacanestro fatta di continuo movimento, tagli dal lato debole, solida in difesa. E hanno talento da vendere, in campo e in panchina. Coach Brown sfrutta tantissimo il classico gioco “horns”, o “corna”. Il set di base consiste in un play con la palla, “top of the key”, ovvero in punta, posizione centrale. Il 4 e il 5 si piazzano sui gomiti (prolungamenti) della linea del tiro libero. Gli altri due in angolo, pronti a ricevere eventuali scarichi. Per la riuscita del gioco, è cruciale avere giocatori in angolo in grado di segnare la tripla dall’angolo. In questo modo gli uomini adibiti alla loro marcatura NON possono entrare nel pitturato per aiutare.
In quanto a tiratori, fra Covington, JJ, Belinelli, Ilyasova, McConnell, Phila è coperta. Il gioco può, in linea teorica funzionare.
Nella prima opzione, Simmons prende il blocco di uno dei due lunghi, preferibilmente Embiid. Embiid dopo aver bloccato Simmons esce in punta, con Saric pronto a bloccare l’uomo di Embiid (cosiddetto Flare Screen, ovvero lontano dalla palla).
Se chi marca Embiid decide di coprire Embiid, visto che i difensori in angolo NON possono aiutare, Simmons ha un uno contro uno, con un difensore che deve anche passare sul blocco di Embiid. Sono spesso due punti da sotto canestro. Visto che non c’è nessun altro a rimbalzo, e Simmons è un eccellente rimbalzista, Ben è anche in grado di prendere il rimbalzo successivo al suo stesso, eventuale, errore.
Le difese, che tendono ovviamente ad adattarsi, a quel punto cercano di cambiare approccio, facendo effettuare all’uomo di Embiid uno show su Simmons. In sostanza chiude per un attimo la via a Simmons, permettendo al difensore di Simmons di tornare su di lui. Teoria vuole che il difensore di Saric dovrebbe andare su Embiid, posizionato in punta, e l’uomo di Embiid, dopo lo show, dovrebbe prendere Saric. Questa è un’eccellente strategia difensiva, figlia anche della tendenza di Simmons di NON tirare da fuori. Saric, però, è un eccellente bloccante. Con il “flare screen” di cui sopra, impedisce al suo uomo di andare su Embiid, il che conduce ad una tripla dalla punta di Embiid, smarcato. Embiid tira con il 31% da 3. Non un tiratore mostruoso, ma quel tiro, dalla punta, lo mette con continuità.
Su quest’unico gioco, coach Brown ha “montato” un’infinità di varianti. A volte a bloccare c’è Redick al posto di Embiid (quando Joel è in panchina), il che fa sì che la via per Simmons verso il canestro sia quasi sempre sgombra. Un conto è decidere di concedere una tripla aperta ad Embiid, un conto è decidere di lasciarla a JJ. Nessun allenatore della lega vuole che l’attacco generi quel tiro, il che lascia a Ben la possibilità di andare uno contro uno. E in situazioni di uno contro uno il possibilissimo ROY è una sorta di macchina da guerra. Non sbaglia. O lo fa molto, molto, raramente.
Ai playoff, però, non si gioca SOLO con i titolari. Quando Ben riposa, però, Joel è in campo molto spesso. Con McConnell a portar palla, si fa molto meno affidamento sulle sue (modeste) capacità di giocare l’uno Vs uno. Ecco allora che, sempre giocando “Horns”, Embiid stavolta dopo aver bloccato taglia forte a canestro. La palla finisce al 4, tipicamente Ilyasova. Ersan è un giocatore perfetto per Phila. Se libero, può tirare da 3 (si avvicina al 38% da 3 in stagione). Se marcato, gioca palla su Embiid che ha preso posizione vicino canestro. E nelle top seed ad Est sostanzialmente NESSUNO può contrastare Joel se prende posizione vicino canestro.
Ne esistono anche altre varianti. Phila fa di questo gioco la prima opzione offensiva, ed è un’opzione che genera una mostruosa quantità di punti, e una quantità enorme di grattacapi a chiunque abbia affrontato i Sixers.
È tutto molto semplice, ma Phila è una squadra costruita bene, che su “corna” ha un numero enorme di possibili interpreti, e di possibili soluzioni per fare male.
Dove arriverà fila è tutto da vedere. Non credo siano attrezzati per arrivare in fondo, sono anche troppo inesperti per farlo, nonostante in panchina abbiano gente di assoluta esperienza come Ilyasova, come lo stesso Belinelli, ed abbiano in JJ il “vecchio” in grado di guidare la First Unit. Il tutto, in attesa della scelta numero 1 al draft. Non so dove arriverà Phila, ma una cosa però la so. Magari anche a costo di perdere una partita in più, o il fattore campo per le semifinali di conference ad Est le “contender” faranno tutti gli scongiuri del caso per evitarli. Gli scongiuri. O, come si usa dire al Sud, le “corna”.

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