Chi avrebbe meritato la vittoria ai punti, sarebbe stata la Lazio. In una partita brutta per contenuti e gioco proposto da entrambe le parti, la squadra di Inzaghi - memore delle fatiche di Coppa - ha dimostrato di essere viva e in buona condizione. Poi, però, la differenza la fanno i campioni e la profondità di rosa. Piccolo appunto al tecnico biancoceleste: la sostituzione di Lulic all'88esimo. Perché rinunciare alla sua esperienza a così poco dal termine? Questa Juventus ha un potenziale che in Italia fa la differenza, per soluzioni e concretezza. D'altro canto, non sono tutte rose e fiori. Il gioco latita - ipotizzo per un gap mentale rivolto alla disposizione in campo ed alcuni elementi non ancora al top della condizione - e, in un certo senso, la situazione preoccupa in vista Champions. Adottare una tattica medesima a Wembley potrebbe non portare i frutti sperati.
La Spal ci ha preso gusto e, dopo la vittoria a domicilio contro il Crotone, sconfigge un Bologna brutto e poco concreto (Destro where are you?). Era dal 29 ottobre che i ferraresi non vincevano in casa, decisamente troppo. La squadra di Semplici è poco appariscente, concede ancora troppo, come successo a Crotone, quando ha rischiato sul 3 a 1 a favore di buttare al vento i 3 punti. Detto ciò, ha un centrocampo giovane e interessante. Bentornato Grassi. Discorso diverso per Donadoni ed il suo Bologna, in cui si sente la mancanza di Verdi, l'unico a dare quel guizzo di tecnica ad una squadra muscolare ma poco fantasiosa.
Piccola postilla. Dopo la vittoria last minute dei bianconeri all'Olimpico mi preme ancor di più sottolineare, come non fino ad oggi non sia la Juventus ad aver fatto un campionato sottotono, ma il Napoli ad essere andato oltre le aspettative.
La sconfitta del Napoli se andiamo a vedere le statistiche non è meritata, ma come ha detto Sarri nell'intervista: "dobbiamo capire perchè la Roma che ha giocato 8 palloni nella nostra area è andata in gol con questa facilità.
Si complica dunque la lotta Scudetto per il Napoli.
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