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sabato 17 marzo 2018

Pronostico quarti di finale Champions League

Il sorteggio è tutto.
Mondiali, Europei, Champions ed Europa League sono state vinte negli anni grazie anche a una buona dose di fortuna nel tabellone o nel sorteggio, soprattutto per quella è la prima fase a eliminazione diretta (ottavi, quarti di finale), in cui è fondamentale più essere spinto che spingere verso le partite che contano.
In competizioni in cui sono gli episodi a fare la differenza, è fondamentale incontrare il meno possibile (o il più avanti possibile) quei campioni, o peggio fuoriclasse, che gli episodi se li mangiano a colazione.
Barça e Real Madrid andavano evitate.
Tralasciando (solamente per un attimo) la straordinaria forza delle due spagnole, è il contesto a fare la differenza: entrambe hanno tutti i motivi per mettere anima e corpo nella massima competizione europea, avendo già rispettivamente vinto e perso il campionato d'appartenenza.
La Roma esce virtualmente dalla competizione, perlomeno in quello che è il buon senso del "sulla carta": la situazione è radicalmente cambiata rispetto solamente a due ore fa, quando addirittura si paventavano prospettive di semifinale. Allo stato attuale, si dovrà andare a Barcellona con il solo scopo di prendere meno di due gol e segnarne almeno uno, mantenendo così viva la qualificazione in vista della gara di ritorno. E' chiaro che è più facile a dirsi che a farsi: il Barcellona, oltre all'evidente superiorità offensiva, è soprattutto una squadra terribilmente solida, mai come in quest'annata: solamente tredici gol subiti in 28 partite di Liga spagnola, nessuna sconfitta a referto e, udite udite, solamente DUE gol subiti in Champions League.
E' chiaro che, a questo punto, la priorità dei giallorossi potrebbe diventare quella del quarto posto in campionato, fondamentale per le prospettive di crescita della società romana.
La Juventus ha chiaramente più possibilità di passaggio del turno, sebbene l'esito del sorteggio sia comunque sfibrante. Le priorità dei madrileni coincidono perfettamente nella competizione europea: in caso di eliminazione, tutti in vacanza.
E' chiaro che, delle tre diverse squadre con la camiseta blanca affrontate nelle ultime quattro stagioni, questa è decisamente quella più superabile, ancor di più rispetto a quella battuta dal gol di Morata: lo dicono i numeri, soprattutto quelli difensivi, tutt'altro che confortanti per gli uomini di Zidane. Appare evidente, in ogni caso, che ad Allegri si chiede quel passo in più per entrare definitivamente nell'elitè culturale dei tecnici mondiali: questa è decisamente un confronto da prendere di petto, perché, se con il Tottenham l'atteggiamento remissivo poteva costare a caro prezzo, in questo caso non ci saranno ulteriori sconti. La Juve è una squadra terribile da affrontare in doppia gara, sia chiaro, e non parte certo sconfitta: ma difendere bene, non farsi sorprendere e sperare che qualcuno la risolva con un'accerelazione non basterà contro i detentori del trofeo.
Per quanto la qualificazione si decida in due gare, è la prima partita ad avere un peso specifico superiore: la Juventus giocherà in casa, cercando di non commettere gli stessi errori della sfida col Tottenham.
L'aria buona tira prepotentemente verso Monaco di Baviera: il Bayern, dopo un facile sorteggio da SECONDA classificata nel proprio girone (Besiktas), gode ancora una volta della benevolenza della Dea Bendata e pesca il Siviglia di Vincenzo Montella: tutt'altro che una squadra senza idee o principi di gioco, ma di almeno un livello inferiore rispetto a quello dimostrato dai bavaresi sotto la gestione Heynckes, singolarmente e collettivamente.
Il Bayern storicamente trova più facilità nel giocare la prima in casa, destabilizzando l'avversario per poi chiudere subito la pratica: in questo caso si comincia in Andalusia e Montella ha già dimostrato di affrontare con intelligenza il doppio confronto. E' chiaro che i bavaresi hanno tutt'altre caratteristiche (e problemi) rispetto agli avversari finora affrontati e, a mio parere, non avranno problemi a segnare quella rete decisiva nell'apparecchiare una più agevole sfida di ritorno all'Allianz Arena.
Infine, il Manchester City trova l'unica squadra finora in grado di mettere seriamente in difficoltà il proprio credo. Il Liverpool è una squadra di terribili ragazzotti che può farti passare un bruttissimo quarto d'ora. E' evidente che, tralasciando il match giocato all'Etihad a Settembre (5-0 per il City, condizionato da una prematura espulsione di Manè), anche il confronto vinto dai Reds a Gennaio non lascia grandi prospettive alla squadra di Klopp, nonostante la vittoria finale (4-3): a pesare è sempre quella coperta corta del sistema di gioco impostato dal tedesco, mai come in questa stagione tirata verso la metà campo avversaria, con inevitabili ripercussioni difensive. Per caratteristiche, sarebbe stato più interessante (per noi appassionati) giocare la gara d'andata a campi invertiti (nella realtà si giocherà la prima ad Anfield), con Salah, Manè e Firmino liberi di sprigionare la propria esplosività senza tante preoccupazioni. Allo stato attuale, il rischio per Klopp è una grande vittoria di Pirro, con quel vecchio volpone di Guardiola pronto a limitare i danni per poi legittimare la qualificazione nella sfida di ritorno.
Anzi, ripensandoci, è probabilmente ciò che accadrà.
Pronostico veloce: Barcellona, Juventus, Bayern, Manchester City.

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