Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

giovedì 12 marzo 2020

Bye Bye Calcio

Ieri abbiamo vissuto una serata di Champions favolosa, purtroppo l'impressione è che sarà l'ultima per un po'. Nonostante una partita fantastica, nonostante i 50.000 di Anfield  per 120 minuti hanno attanagliato il mondo reale, la testa alla fine torna sempre là, torna alla realtà di un mondo sotto assedio e che con ogni probabilità dovrà abbandonare il tanto amato football per qualche tempo.
Io ho sempre detto che l'Atletico Madrid poteva essere l'avversario più ostico per il Liverpool di Jurgen Klopp. Hanno due modi di giocare diametralmente opposti, e Simeone ha sempre dato fastidio alle squadre che vogliono esprimere il bel calcio.
Quando giochi contro i Colchoneros, ti verrebbe voglia di sgozzarli, giocano con due trincee da superare e quando riesci miracolosamente a passare devi vedertela contro un muro invalicabile in porta. Io non sono assolutamente d'accordo con quelli che definiscono l'Atletico l'anticalcio, perchè se batti una squadra che nessuno sa battere sei una grande di questo sport.
Bisogna distinguere il "giocare bello" e il "giocare bene". D'altronde chi gioca male non va ad Anfield a segnare 3 gol in 120 minuti.
Quest'ultimo discorso calza a pennello con la stagione di Serie A 2017/2018, quando ci fu il duello fra la cinica corazzata della Juve di Allegri e il meraviglioso Napoli di Sarri. Sappiamo tutti chi vinse lo scudetto quell'anno.
Il calcio, ieri sera ad Anfield ci ha voluto fare un ultimo saluto, perchè adesso per un po' di tempo bisognerà metterlo da parte per concentrarsi su altro. Dopo la positività al virus dei primi giocatori, è l'ora che la Uefa si pieghi alla logica.
Perchè giocare oggi a calcio non ha alcun senso, dobbiamo accettarlo e combattere per riprendercelo il più presto possibile.
Risultato immagini per saluto simeone klopp

mercoledì 11 marzo 2020

L'Atalanta è il nuovo che avanza

Nonostante il momento delicato, che percepiamo intorno a noi, proviamo a parlare di calcio. La situazione comincia a farsi pesante in tutta Europa, in Inghilterra è stata rinviata la partita tra Arsenal e Manchester City, in Liga l'associazione dei calciatori ha ufficialmente chiesto di sospendere il campionato. I calciatori, come è giusto che sia non si sentono immuni e insieme alle loro famiglie rischierebbero troppo, e onestamente non c'è proprio motivo in questo momento in cui tutta l'Europa è sotto attacco di pensare al pallone.
I risultati di ieri sera ci hanno dato i primi due nomi delle squadre che parteciperanno ai quarti di finale della Champions League. Sono due nomi su cui ai nastri di partenza nessuno avrebbe scommesso un soldo, sono due squadre che con la grande programmazione societaria sono riuscite a costruire questo capolavoro. Lipsia e Atalanta sono il nuovo che avanza nel calcio europeo.
L'Atalanta nonostante le situazioni problematiche di Bergamo si è presentata al Mestalla con grande concentrazione e voglia. Ha giocato al solito suo, con spensieratezza, senza smettere mai di giocare il suo calcio e con grandissima calma. Questo modo di giocare la porta a vincere, a vincere tanto e a farsi apprezzare in tutta Europa. L'Atalanta nel vuoto Mestalla si è presentata facendo la sua solita partita,ha voluto mettere le cose in chiaro a un minuto e mezzo dall'inizio della partita e poi ha continuato con le giocate e le progressioni magiche del suo totem Josip Ilicic ad incantare in una serata tutt'altro che spensierata. Io da quando Zamparini lo ha portato a Palermo ho sempre stravisto per lui, il suo unico problema in tutto l'arco della carriera è stata l'incostanza che non gli ha permesso di fare una carriera di un certo tipo. Ilicic quest'anno, a 32 anni suonati sta giocando la stagione più importante della sua carriera, ha segnato 15 gol in serie A e 5 in Champions. 4 dei 5 in Europa sono arrivati ieri nella magica serata di Valencia, in cui Ilicic si è preso sulle spalle l'intera Bergamo che sta affrontando una situazione difficilissima. I meriti vanno a lui, ma grande riconoscenza lui deve avere della squadra, che l'ha messo nelle condizioni di siglare queste 4 reti. Il Valencia di certo ha agevolato il compito dell'Atalanta con le assenze, ha dovuto affrontare il match con la Dea con in difesa Diakhaby e Coquelin.
L'Atalanta si è dimostrata più forte e più squadra, ha cominciato questo progresso di crescita qualche anno fa e continua a progredire con i risultati che brillano sotto gli occhi di tutti. L'Atalanta è capace all'interno di una partita di cambiare assetto e di riuscire in qualunque caso a segnare, a fare gioco e divertirsi. All'orizzonte anche se un po' oscurato dalla nebbia Coronavirus c'è un quarto di finale storico, da vivere in tutti i 180 minuti. Il problema non se lo deve porre l'Atalanta bensì la squadra che si scontrerà con la Dea.
Risultato immagini per atalanta

martedì 10 marzo 2020

La grande partita: Italia vs Coronavirus

Da questa mattina il nostro paese è unito nell'emergenza. Si è fermato tutto, e onestamente era parecchio complicato anche solo pensare di fare diversamente. Tutte le manifestazioni sportive sono state sospese fino al 3 Aprile. Andare ad argomentare questa decisione è francamente inutile oltre che inopportuno. NON possiamo in questo momento concentrarci su qualsiasi partita che non sia la GRANDE PARTITA in cui tutti siamo chiamati a svolgere un ruolo fondamentale, in queste settimane che verranno.
Dobbiamo impegnarci per noi stessi, per i nostri cari e in generale per tutta la popolazione italiana.
Il calcio al momento non può assolutamente svolgersi. Si giocano le competizioni internazionali, anche se molte a porte chiuse. Il mondo del pallone, ma dello sport in generale va in questo momento in secondo piano.
L'ATTENZIONE VA DATA AL VIRUS. Dobbiamo compattarci, come noi italiani sappiamo fare.
Rimanendo sul tema del blog voglio metaforicamente paragonare questa emergenza ad una partita di calcio. In questa frazione di partita dobbiamo fare CATENACCIO ALL'ITALIANA, stando tutti chiusi in difesa. Lo so, è difficile rimanere in casa, ci vuole sacrificio, sforzo e il massimo della dedizione. Prima o poi arriverà il momento di CONTRATTACCARE, DI ANDARE IN CONTROPIEDE, cominceremo a prendere campo e vinceremo questa partita.
E' un occasione per ricordarci che siamo un grande paese, che siamo uniti e che dobbiamo remare tutti nella stessa direzione.
Risultato immagini per cartina italia coronavirus

giovedì 5 marzo 2020

Garbage Time

Bentornati con Garbage Time, la rubrica che fa il punto della settimana Nba appena trascorsa.
Abbiamo tantissime cose di cui parlare, con anche un tema scottante che esce dal parquet.
E' stata una settimana ricca di career high:

  1. Mitchell Robinson realizza 23 punti in una settimana in cui i Knicks vincono due partite.
  2. Jerami Grant mette a referto 29 punti nella vittoria contro Detroit dei Nuggets.
Proprio Denver ha perso in maniera pesante (103-132) lo scontro diretto contro i Clippers, e ancora una volta probabilmente gli manca l'ultimo tassello per essere una reale contender. Al momento sono comunque terzi nella Western Conference con un record di 41-20.

I Clippers hanno subito il career high più pesante della settimana, ovvero il record di punti di Shake Milton. Giocatore che gioca poco, ma quando viene chiamato in causa risponde sempre alla grande. Questa grande prestazione acquista ulteriormente valore se consideriamo che i Clippers attuano una buona fase difensiva.

Altro career high è quello di Seth Curry (sconfitta contro gli Heat). Mavericks che nell'ultimo periodo non riescono a trovare continuità, ma rimangono saldamente in settima posizione nella Western Conference.

Questa settimana c'è stato per la prima volta Zion contro Lebron, era una partita molto attesa, e ha rispettato le aspettative. Le due star hanno giocato alla grande rendendo molto avvincente la partita.

Nella Eastern Conference i Bucks continuano a dominare la lega. Giannis ha fatto registrare la prima partita in carriera da 40 punti e 20 rimbalzi (41+20) nella partita più faticosa del previsto contro gli Hornets. Un dato però assolutamente da sottolineare sono le due sconfitte rifilate in stagione su altrettante sfide degli Heat proprio a Milwaukee.

Inoltre Cobe White è il primo rookie dopo Micheal Jordan nella storia dei Chicago Bulls a fare 3 partite di fila sopra i 30 punti.

Passiamo all'argomento caldo della settimana, perchè abbiamo assistito allo scambio di frecciatine tra Giannis e Harden. Tutto è partito dalla mancata scelta di Harden tra i titolari dell'All Star Game. Antetokoumpo ha preferito scegliere Trae Young. A questo si sommano delle dichiarazioni del greco che reputa il gioco di Harden  brutto e non coinvolgente per i compagni.
La risposta di Harden non si è fatta attendere, ed ha risposto dicendo che se lui avesse il fisico di Giannis farebbe 50 punti, 20 rimbalzi e 20 assist a sera.
Io non mi voglio esprimere su questa accesa discussione, ma onestamente devo ammettere che mi piace quando due giocatori se le dicono di tutti i colori.

Chiudiamo col quintetto della settimana:
  1. Shake Milton
  2. Giannis
  3. Jerami Grant
  4. Mitchell Robinson
  5. Seth Curry
Risultato immagini per garbage time

lunedì 2 marzo 2020

Un Clasico nel segno di Vinicius Jr

E' stata una partita pazzesca, qualità straordinaria da una parte e dall'altra con un ritmo altissimo, il Barça fraseggiava lentamente per poi accelerare con degli scambi o delle verticalizzazioni, il Real ha saputo soffrire e con un secondo tempo di pura prepotenza si è ripreso il Clasico e allo stesso tempo la vetta della Liga.
Il Barça arrivava a questa partita con difficoltà palesi in trasferta: Da quando Setien siede sulla panchina del Barça ha presieduto a 5 trasferte (2 vittorie di misura, ha pareggiato a Napoli e ha perso a Valencia e contro l'Athletic Bilbao). Questi numeri fanno già paura, ma mi voglio ricollegare col fatto che Messi non segna in trasferta in una partita in cui i catalani giocano sul campo della squadra avversaria dal primo Dicembre.
Hanno entrambe le squadre giocato un calcio sopraffino, giocando al massimo, ma il Real ha messo anche maggiore intensità e voglia, due caratteristiche che sono risultate fondamentali insieme al cuore per vincere il match.
Questa partita, non è mai una sfida come le altre, è la più grande partita che ci sia in questo continente, a maggior ragione ieri, perchè la posta in palio era altissima e una vittoria blaugrana avrebbe potuto ridurre all'osso le speranze madrilene di vincere la Liga.
Prima che iniziasse la partita, avevo già identificato il duello Vinicius-Semedo come possibile chiave del match. Il giovane attaccante brasiliano continua con la prestazione di ieri sera a dimostrare di essere il talento più grande di questa squadra, nonostante la strenua marcatura del portoghese crea diversi pericoli su quella fascia, sbagliando spesso il passaggio finale. Nell'azione del gol è fortunato, Pique cambia completamente la traiettoria del pallone beffando un'incolpevole Ter Stegen.
Portiere tedesco che si è reso protagonista al cinquntacinquesimo minuto di una parata super su Isco, con la palla che è stata tolta dal sette.
Dopo il vantaggio di Vinicius Jr, la partita si accende ulteriormente, Marcelo copre il buco centrale lasciato da Sergio Ramos, tiene Messi in velocità e arringa il pubblico.
Da quel momento le emozioni si susseguono da una parte e dall'altra, saltati tutti gli schemi con le squadre che corrono avanti e indietro senza mai fermarsi.
Il Real riesce a uscire dal primo pressing del Barça con una facilità disarmante, ed è proprio da una situazione di pressing che le Merengues trovano il gol che chiude la partita: da una rimessa laterale, Mariano Diaz (appena entrato) scappa alle spalle della difesa del Barcellona e buca Ter Stegen sul primo palo.
Il Real Madrid è riuscito ad isolare un Messi opaco e mal supportato da Griezmann e Vidal.
Il Clasico di ieri sera può avere un peso specifico non indifferente sul campionato, ma guai a tirare giù delle sentenze, perchè la storia di questa rivalità, la storia di questo campionato non finisce mai finchè non vi è una certezza matematica.
Il Real ha vinto con il carattere e con la voglia che il proprio allenatore ha inculcato nei suoi giocatori. Si riprende la vetta della classifica e vince una partita che può significare tantissimo.
Risultato immagini per real madrid barcellona