Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

domenica 18 febbraio 2018

Giro di boa nba Eastern conference

Da sempre l'All Star Game è lo spartiacque della stagione NBA. Provo a riassumere in poche parole la prima parte di stagione di tutte le squadre. Ovviamente sono mie considerazioni e sono ben accetti commenti, critiche e nuove argomentazioni. L'ordine è dato dalla classifica.
TORONTO RAPTORS: Doveva essere l'anno del calo e invece sorprendono. Silenziosamente scalano la Eastern, con una panchina profonda e funzionale. Ma soprattuto con carattere. Ibaka e Valanciunas proteggono bene il ferro, DeRozan finalmente prende tiri da fuori. Tutto bello, ma devono ricordarselo ai play-off.
BOSTON CELTICS: Pronti,via, infortunio shock di Hayward. Non si scompongono e fanno una prima parte di stagione da lucciconi agli occhi. Difesa incredibile e corale in grado di inserire anche Irving e tante tante palle. Ultimamente hanno incontrato qualche difficoltà che hanno messo in evidenza i (noti) problemi a rimbalzo e nell'attacco che qualche volta di troppo rimane a secco e senza idee. La pausa farà bene
CLEVELAND CAVALIERS: Partenza tiepida, accelerata e caduta vertiginosa verso il baratro, con uno spogliatoio in guerra totale. Lebron rispetto al passato è più aggressivo in stagione regolare, Love parte forte ma verso dicembre si inceppa e si fa male. Poi il buio. La trade-deadline ha consegnato a Lue una squadra nuova da cima a fondo che ha subito impressionato se non altro per la voglia. La convinzione è che siano tornati ad essere i favoriti a Est, anche se non è facile ripartire da 0 a metà stagione.
WASHINGTON WIZARDS: Le difficoltà al tiro di Wall hanno lasciato spazio al talento di Beal, Porter ripaga del contrattone appena firmato e la squadra gira bene. La panchina non sempre è stata affidabile ma l'infortunio di Wall non ha complicato troppo le cose, anzi ha responsabilizzato tutti. Ora però devono fare lo step finale che da qualche anno manca alla franchigia della capitale per essere presa sul serio.
MILWAUKEE BUCKS: Prunty sta provando a limare i difetti della gestione Kidd. La difesa migliora ma a rimbalzo i Bucks sono fanalino di coda. Antetokounmpo è incredibile ma intorno sembra che la squadra fatichi a girare a pieno regime. E' arrivato Bledsoe ma è discontinuo, non c'è un tiratore da 3 che apre il campo e bisogna verificare l'impatto di Parker.
INDIANA PACERS: I buoni risultati non sono solo frutto dell'esplosione inaspettata di Oladipo ma anche ad una squadra quadrata, con un attacco solido e una difesa equilibrata. Con un Turner più sano le cose possono solo migliorare
PHILADELPHIA 76ers: Simmons ed Embiid incantano. Saric è un signor terzo violino. Normale che ci sia un po' di discontinuità dovuta anche all'utilizzo con parsimonia di Embiid, ma con la giusta dose di veterani come Reddick, Booker e Belinelli il futuro anche immediato dei 76ers può essere interessantissimo. Ma devono stare molto attenti. Nota negativa l'infortunio di Fultz.
MIAMI HEAT: Stagione simile a quella passata, con Spoelstra che costruisce una difesa solida con un supporting cast che funziona intorno al duo Whiteside-Dragic. L'attacco troppo monodimensionale ma Spo sta facendo un ottimo il vino con l'uva che ha. Il ritorno di Wade è la ciliegina sulla torta ma devono evitare cali
DETROIT PISTONS: La sorpresa della primissima parte della stagione, con Harris in grande spolvero. Poi la picchiata vertiginosa verso il basso. Col nuovo anno decidono di spendere il jolly e portano nella Motor City Blake Griffin che subito è di impatto formando un interessante duo con Drummond. Hanno ripreso slancio.
CHARLOTTE HORNETS: Saranno i problemi di salute di Clifford o chissà cosa altro ma Charlotte rimane invischiata nell'ennesima stagione meh. Walker è una certezza ma non basta in attacco e Howard sembra rinato ma le lacune difensive di squadra sono importanti. L'attacco è un po troppo confuso e la panchina è corta. L'idea era quella di buttare giu tutto prima della dead-line, non ce l'hanno fatta e per i play-off c'è bisogno di uno sforzo importante.
NEW YORK KNICKS: Libero dal regime del triangolo di Phil Jackson e dagli umori di Anthony, Hornacek costruisce una squadra interessante che ruota intorno a Porzingis. Kanter mostra una solidità inaspettata come anche Jack e riesumano anche Michael Beasley. Il grave infortunio di Porzingis rovina tutti i piani dei Knicks che rimangono con un pugno di mosche in mano. Peccato.
CHICAGO BULLS: Portis che frantuma il viso di Mirotic e l'inizio di stagione pessimo, questo sembrava fosse il leitmotiv della stagione Bulls. E invece Hoiberg dopo lo scorso anno riesce a esprimere la sua idea di gioco grazie anche a Markkanen che ha impressionato. Dunn in salute è un toccasana e Mirotic stava giocando la miglior stagione fino a quando non è stato scambiato. Non bene, ma neanche di schifo
BROOKLYN NETS: All'infortunio di Russell, in aggiunta a quello di Lin, tutti eravamo pronti alla classica stagione penosa dei Nets. Poi la manna dal cielo si chiama Dinwiddie, Carroll tiene tutti uniti e Hollis-Jefferson, Lavert e Allen mostrano segni di crescita. Riescono ad aggiungere Okafor. Hanno qualcosina e una specie di identità, che guardando indietro per i Nets non è poco
ORLANDO MAGIC: Partono forte con una pallacanestro meno difensiva rispetto nello stile Voegel e convincente. Poi si rompono Ross e Vucevic, Fournier sparisce dai radar insieme a Gordon e tutto va in vacca. Sembrano non andare da nessuna parte ancora una volta.
ATLANTA HAWKS: Classica stagione negativa calcolata. Via tutti per ripartire dal sistema di coach Budenholzer. Spazio per Prince, Collins, Bremby e co. intorno alle uniche certezze che sono Bazemore e Schroeder. Avranno una scelta altissima e un'estate per rinforzarsi.

0 comments:

Posta un commento