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venerdì 31 gennaio 2020

L'Inter suona la carica

La partita di mercoledì sera tra Inter e Fiorentina ha completato il quadro delle semifinali di Coppa Italia. La squadra di Conte ha battuto quella di Iachini per 2-1 e ora se la vedrà contro il Napoli.
Le due semifinali saranno due sfide molto gustose: oltre a Inter-Napoli si affronteranno anche Milan e Juventus. Ma torniamo alla partita dei nerazzurri.
La partita di ieri era già di per se importante, in più si attendeva l'esordio di Eriksen, che è arrivato immediatamente, con il danese che si è fatto trovare pronto.
Il primo tempo è stato brutto, partita bloccata fino al 44esimo, minuto in cui Ceccherini commette un errore, regala palla a Lautaro che trova fortunosamente Candreva che segna.
Questo gol ha messo in discesa la partita dell'Inter, che in avvio di secondo tempo ha sfiorato il raddoppio.
La Fiorentina riesce a riaprire il match grazie al colpo di testa di Caceres, ed addirittura ha pure la palla del sorpasso, a cui Handanovic si oppone.
Per risolvere le problematiche dell'Inter ci è voluto un super gol di Barella, che ha permesso ai nerazzurri di gestire il punteggio nel finale.
L'Inter è scesa in campo con un 3-4-1-2 con Sanchez dietro al duo Lautaro-Lukaku.
Molti hanno pensato che fosse una prova generale per l'inserimento di Eriksen nel modulo, invece Conte ha semplicemente spiegato nel postpartita che l'obiettivo era provare Sanchez, e tra l'altro bisognava sopperire ad alcune assenze (Sensi, Borja Valero, Gagliardini).
Andiamo al modulo: può essere un'alternativa per la squadra, ma Eriksen è più adatto a questo gioco rispetto al cileno. Il Nino Maravilla non può lavorare spalle alla porta e non può stare a 15-20 metri di distanza dall'area di rigore. Semplicemente in questo ruolo le caratteristiche dell'ex Udinese vengono molto limitate, è un giocatore che ha bisogno di vedere l'orizzonte davanti a se.
L'inter che ha in mente Conte, si è visto probabilmente con l'ingresso di Christian Eriksen, quello del danese è stato un debutto brillante, ricco di giocate di classe.
Il danese appena entrato si è messo a fare la mezzala sinistra, ed è quello il ruolo che con tutta probabilità ricoprirà.
A centrocampo Barella è stato il migliore in campo, il sardo è un giocatore che sta maturando sempre di più, deve imparare a gestire meglio la sua irruenza che spesso lo porta a prendere troppi cartellini gialli. Proseguiamo in ordine di reparto e andiamo ad analizzare un'altra prestazione positiva, stiamo parlando di Vecino, si dimostra un giocatore da Antonio Conte, è abile nei colpi di testa e sa inserirsi coi tempi giusti.
Lautaro Martinez nonostante il passo falso di domenica si conferma al top: è un giocatore indiavolato, iperattivo e iperincisivo. E' un giocatore al momento insostituibile, Lukaku e l'Inter in generale pagheranno l'assenza del toro nelle prossime due partite.
Un reparto chiave, e giustamente rinforzato nel mercato di riparazione è quello dei laterali, ieri hanno giocato titolari Candreva e Young, ma ha debuttato anche Victor Moses.
Ashley Young quando sale col pallone fra i piedi è pericolosissimo, mentre Moses è un giocatore abituato a rullare sulla fascia e deve tanto ad Antonio Conte.
Passiamo all'ultimo reparto: la difesa. Bastoni al momento è titolare, è l'unico difensore mancino in rosa, e in più Godin continua a fare fatica, soffre il ruolo e ad esempio domenica scorsa il pareggio è scaturito da un suo errore. Lo stesso Ranocchia ha dato buone risposte facendosi trovare pronto.
I nerazzurri dopo gli sforzi societari per rinforzare la rosa, hanno dato le risposte giuste, con i nuovi innesti adesso ci sono più varianti e quindi di conseguenza maggiori orizzonti.
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