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martedì 17 novembre 2020

La sorpresa del 2020 tennistico: Andrey Rublev

L'anno complicato vissuto da tutto il mondo non può cancellare i grandi progressi messi in mostra da Andrey Rublev

 L'anno 2020 verrà ricordato come uno dei più difficili di sempre. La pandemia di Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo intero costringendo anche lo sport a fermarsi. Sono state rinviate le Olimpiadi e gli europei di calcio che erano in programma in estate per dare spazio ai club.

Anche il tennis nonostante sia lo sport in primis che garantisce il distanziamento è stato costretto ad arrendersi ed è ripreso solamente ad agosto. La stagione in pratica è stata spezzata a metà con i pochi tornei prima di marzo e una parte dei restanti che è andata in scena da agosto fino alla scorsa settimana. La modifica del calcolo del ranking, che è stato spalmato su due stagioni ha permesso a diversi giocatori di mantenere una classifica nonostante le sconfitte, mentre ha complicato il cammino per chi dalle retrovie ha provato ad affacciarsi in prima linea.

La mia sorpresa del 2020: Andrey Rublev

Il tennis in generale nonostante questo calendario spezzettato ha avuto modo di dare la possibilità a nuovi volti di farsi notare. Noi italiani abbiamo ancora negli occhi le prestazioni di Musetti contro Wawrinka e Nishikori a Roma, l'ottimo post lockdown di Lorenzo Sonego o il primo titolo ATP di Jannik Sinner a Sofia arrivato la scorsa settimana.
Io personalmente ho ancora negli occhi l'incredibile partita tra Hugo Gaston e Wawrinka al Roland Garros, con entrambi che hanno dato vita a uno spettacolo mozzafiato sullo Chatrier.
Il giocatore che però più mi ha impressionato in questo 2020 è Andrey Rublev.
Il 2020 del classe '97 moscovita è stato ricco di soddisfazioni, ha conquistato i tornei di Doha e Adelaide prima della pausa, e Amburgo, San Pietroburgo e Vienna dopo la ripresa.
Il russo in questa annata ha dunque conquistato 5 titoli, nessuno come lui. Rublev è anche il giocatore con più match vinti in questa stagione (39).
Questi 5 titoli gli sono valsi la prima qualificazione alle Atp Finals che gli daranno la possibilità di migliorare ulteriormente.

Cosa manca a Rublev per diventare un top

Il tennista russo è un giocatore molto propositivo che ama attaccare e fa fatica quando viene messo sotto pressione. La differenza rispetto al Rublev di qualche stagione fa è che la palla torna molto spesso, prima era molto più falloso, adesso gioca con un po' più di intelligenza e aspetta il momento giusto per tirare la sassata. 
Se bisogna però trovare una cosa negativa all'interno di una stagione del genere, le prestazioni negli slam non sono state all'altezza del resto. Il moscovita ha fatto ottavi di finale a Melbourne e quarti di finale a New York e Parigi. In queste tre occasioni ha rispettivamente perso contro Zverev, Medvedev e Tsitsipas, sempre in maniera netta (in 3 set). 
Una spiegazione a queste difficoltà negli slam può essere data dal suo gioco piuttosto dispendioso. Nonostante abbia un buon servizio, non riesce quasi mai a conquistare tanti punti diretti. Il suo gioco faticoso può portare a un calo di energie che si fa sentire nelle fasi finali di uno slam.

2021, l'anno della consacrazione

Dopo una stagione così esaltante Rublev sarà chiamato a confermare tutto quello che di buono si è visto nella stagione che sta terminando. Ha dimostrato di essere un grandissimo tennista, ma per imporsi definitivamente ha bisogno di consacrarsi anche sui palcoscenici più importanti come gli slam.



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