L'Ajax gioca un calcio vicino alla perfezione, con la ricerca del gioco palla a a terra, nelle triangolazioni strette e nella capacità di sovraccaricare un lato della retroguardia avversaria, per poi lasciare spazio all'inserimento del terzino. I giovani prodigi di Ten Hag hanno tecnica da vendere e la sfrontatezza che solo la loro carta d'identità gli può offrire.
Dall'altra parte la juve dimostra una completezza all'interno della rosa incredibile. La maggioranza dei tifosi era preoccupata della assenza di Chiellini e Can, ma Rugani e Bentancur hanno risposto benissimo. Proprio questi ultimi due giocatori dimostrano che nella rosa bianconera le individualità non mancano e che il gap con il passato si è chiuso grazie alla maggiore qualità in panchina.
Quest'ultima teoria da me espressa viene rafforzata anche da un certo Douglas Costa, che ieri subentrando ha cambiato la partita.
La Juventus ha una capacità incredibile di interpretare le varie fasi del match, anche quelle più complicate.
La Juventus è stata bravissima a saper soffrire per poi punire l'Ajax al primo vero pericolo con un superlativo Ronaldo, che ha realizzato un gol non così scontato.
Se dovessi sbilanciarmi in vista del ritorno, potrei dire Juventus per via del gol in trasferta, ma in Champions, conta l'approccio dinamico all'incontro e l'abilità nel ridurre al minimo l'errore.
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