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martedì 16 aprile 2019

Clippers mai domi, in casa dei campioni avviene la rimonta dell'anno

Quello che è andato in scena nella fine della notte italiana alla Oracle Arena è, con ogni probabilità il comeback dell'anno.
Dopo essersi ritrovati sotto addirittura di 31 punti, i Clippers hanno recuperato segnando 85 punti nel secondo tempo in casa dei campioni in carica.
Per andare più nel dettaglio, nel primo quarto partita equilibrata fino a 3 minuti dalla fine, poi i Warriors si accendono e volano sul +8.
Golden State alza e abbassa il proprio ritmo a proprio piacimento.
Cousins abbandona la partita per infortunio dopo 3 minuti, dall'altra parte Lou Williams parte male e poi ingrana tenendo a contatto i suoi.
Nel secondo quarto i Warriors esprimono il miglior basket possibile, segnando 40 punti, oltre a segnare così tanto, funziona anche la difesa, che tiene i Clippers a 25 punti segnati.
Looney (che trova più spazio grazie all'infortunio di Cousins) gioca la sua migliore partita ai playoff, mettendo parecchio in difficoltà Harrell a rimbalzo.
La frazione si chiude con gli Warriors a +23.
Nella terza frazione di gioco gli Warriors arrivano a toccare i 31 punti di vantaggio, poi qualcosa si inceppa. Come sempre parecchie schermaglie tra Durant e Beverley, con quest'ultimo che subisce fallo da KD e mostra i muscoli al pubblico nonostante la situazione di punteggio non particolarmente favorevole ai Clippers.
Lou Williams comincia a giocare pick and roll con Harrell e riporta i suoi a -14.
Alla fine i Clippers segneranno 44 punti, che sono il record di franchigia.
Nell'ultimo quarto, Curry gioca superficialmente, si fa rubare palla da Beverley, che regala una schiacciata a Gallinari.
I Clippers continuano il forcing fino ad arrivare al 128 pari, Curry mette la tripla del 131-128, ma dall'altra parte prima un jumper di Lou Williams e poi la tripla aperta di Shamet portano in vantaggio i losangelini.
In una partita praticamente già persa ancora una volta sono i Clippers a compiere l'impresa.
Hanno giocato con cuore grinta e orgoglio, senza piegarsi alla strapotenza dei campioni in carica.
Doc Rivers per farci capire che squadra è quella che ha costruito, in conferenza stampa dice che l'1 a 1 è soltanto l'inizio e non è abbastanza per i suoi giocatori.
Semplicemente Los Angeles Clippers.
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