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giovedì 26 luglio 2018

Kawhy Leonard ai Toronto Raptors

Io ti odio.
Come Anakin Skywalker risponde a Obi-Wan Kenobi, dopo la battaglia e il discorso più bello dell'intera saga di Star Wars, io dico a Kawhi Leonard le stesse tre parole. Chi mi conosce un po' di più saprà che nell'intera NBA nessuno è in grado di attirare il mio odio (sportivamente parlando) più di Russel Westbrook e Kevin Durant. Almeno fino alla settimana scorsa
Kawhi Leonard, recentemente, è diventato ufficialmente un giocatore dei Toronto Raptors. Una bellissima occasione, pensavo io. Poter dimostrare a tutti che l'infortunio è ormai storia passata e che, l'MVP delle Finals 2014 era pronto a conquistarsi di nuovo, un canestro alla volta, il titolo di superstar. Poi la notizia più brutta: "Kawhi Leonard not interested in playing for Toronto".
Dopo anni passati sotto la guida di un mentore come Popovich, Leonard sembra non aver imparato nulla, anzi. L'atteggiamento che sta tenendo negli ultimi giorni è quello di un bambino al parco che, scelto nella squadra che non gli piace, decide di non giocare e tornare a casa. Non per i milioni che guadagna, ma per il rispetto che provo per l'NBA trovo questo comportamento inaccettabile.
"La trade non l'ha mica scelta lui" direte voi, beh non è questo il significato della trade? La squadra decide, i giocatori sono solo figurine all'interno di un puzzle enorme. "Chi vorrebbe vivere nella fredda Toronto invece che sulle spiagge di L.A.?" Verissimo, ma deve giocare a basket, non fare una vacanza con la famiglia.
Fare gli schizzinosi dopo un anno di stop è troppo. Un anno passato in panchina perché non si sentiva pronto, perché aveva litigato con San Antonio, perché... perché... perché...
La scelta che prenderà, nelle prossime ore, Leonard sarà decisiva per il proseguio della sua carriera: se sceglierà di fare ostruzionismo e restare in panchina un anno anche tra le file dei Raptors potrebbe rovinargli la carriera, prendere sulle spalle una franchigia devastata dagli addii di Casey e di DeRozan potrebbe rivalutarla per sempre.
Passare da MVP delle Finals a pagliaccio non è mai sembrato così semplice.
Ti prego Kawhi, fai il serio. Non costringermi a odiarti.
Ti prego Kawhi, pensaci.
Ti prego, sii il Kawhi che pensavo fossi.
Ti prego.

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