Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

lunedì 27 agosto 2018

La Juve è già pronta per puntare al bersaglio grosso

Prima che cominciasse sabato pomeriggio Juventus - Lazio, tutti ricordavano che i biancocelesti nella scorsa stagione avevano battuto i bianconeri due volte su tre, all'andata in campionato e la Supercoppa italiana,  chiaro che queste partite si sono svolte a ottobre e ad Agosto, quindi la Juventus potrebbe avere l'alibi di non essere ancora perfettamente preparata.
Nonostante ciò Inzaghi era stato molto bravo a sfruttare al meglio il proprio arsenale offensivo: le ricezioni tra le linee di Luis Alberto e Milinkovic- Savic e le ripartenze verticali di Immobile, a causa di queste difficoltà nella terza partita Allegri aveva scelto di giocare con il 3-5-1-1, per intasare il centrocampo e non concedere spazi in ripartenza alla Lazio.

La Juve in quel caso era si riuscita a bloccare la Lazio, ma allo stesso tempo aveva sacrificato le brillantezza in fase offensiva e solo una prodezza di Dybala allo scadere aveva permesso alla Vecchia Signora di portare a casa i tre punti.

Le difficoltà tattiche di Allegri riscontrate nelle tre partite precedenti rendevano particolarmente interessanti le scelte di Allegri nella partita di Sabato, dopo il convincente 4-2-3-1 visto all'esordio contro il Chievo.

Allegri ha scelto un gioco più conservativo, lasciando in panchina gente come Cuadrado, Douglas Costa e Dybala e schierando i bianconeri con un apparente 4-3-3 con Matuidi mezzala insieme a Pjanic e Khedira e il tridente d'attacco composto dal trio Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo.

Dalla parte capitolina, nessuna sorpresa, a parte i rientri di Lucas Leiva e Lulic nell'ormai consueto 3-5-1-1 dei biancocelesti.

La Lazio ha provato a difendere lontano dalla sua porta puntando il proprio gioco offensivo sulle ripartenze lunghe dopo aver riconquistato il pallone.

Per evitare palle perse sanguinose che potessero generare le tanto temute ripartenze offensive, la Juve ha adottato una struttura prudente, i terzini non si alzavano tanto e supportavano il giro palla difensivo, e nelle fasi iniziali della manovra, le due mezzali rimanevano al fianco di Pjanic per fornire un'ulteriore linea di passaggio sicura.

Solamente quando la palla era saldamente in controllo juventino i due terzini si alzavano.
A destra, grazie alle qualità di Cancelo la Juve è stata più efficace, mentre a sinistra la partita disordinata di Alex Sandro è un riferimento offensivo non adeguato, hanno reso meno fluida la manovra.

Simone Inzaghi a fine partita si è lamentato della prestazione della propria squadra, giudicandola discreta ma "leggera", quest'ultimo aggettivo probabilmente riferito alla scarsa incisività della sua squadra e all'incapacità di tradurre in pericoli concreti le potenziali occasioni che la Juventus aveva concesso.

La scelta di Inzaghi di aggredire alta la Juventus ha avuto un buon successo, sia in termini di contrasto del palleggio bianconero che di palle recuperate e pronte a essere trasformate in azioni offensive.

La Juve che ha affrontato la Lazio è stata una squadra totalmente diversa da quella che ha giocato solo una settimana prima contro il Chievo, specialmente nei primi 45 minuti di gioco in cui ha peggiorato la propria circolazione di palla e non è riuscita a disordinare la Lazio.

Anche l'inserimento di Ronaldo sul fronte d'attacco è stato gestito in maniera diversa dalla partita precedente, quando la presenza di Dybala e le tracce verso l'interno di D. Costa compensavano i movimenti verso l'esterno di CR7.
Invece nel 4-3-3 schierato contro la Lazio, Ronaldo è partito inizialmente sulla fascia sinistra, ma ha invertito senza sosta la propria posizione con Mandzukic.

Nella conferenza stampa prima del match Allegri ha più volte sottolineato come "il calcio è conoscenza", intendendo la conoscenza reciproca tra i calciatori e la progressiva creazione di intese tecniche spontanee, che naturalmente migliora con il passare del tempo. Ci vorrà, appunto, ancora del tempo per vedere una Juve fluida indipendentemente dagli schieramenti adottati, ma la qualità della rosa è già oggi un'ottima garanzia per la vittoria di partite giocate in maniera non troppo brillante come quella contro la Lazio.

La lazio invece non ha cambiato praticamente niente dalla passata stagione, con l'unica novità di Acerbi al posto di De Vrij. Come contro il Napoli, la partita di Luis Alberto e Milinkovic-Savic non è stata abbastanza brillante e il gioco offensivo della Lazio ne ha chiaramente risentito.
Come detto da Inzaghi, per competere veramente contro una squadra forte come la Juve è necessario che la Lazio sia meno "leggera" e giochi al massimo delle proprie possibilità.
D'altronde nel feroce ambiente tattico della Serie A, le contromisure a un gioco già conosciuto non tardano ad arrivare.
Risultati immagini per juve lazio

0 comments:

Posta un commento