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giovedì 19 aprile 2018

La rubrica del GM Sacramento Kings

Torna la rubrica, che si trasferisce in uno dei posti più difficili di tutta l’NBA su cui provare a scrivere qualcosa: Sacramento.
La domanda, sempre la stessa. Cosa farei IO oggi, diventassi GM dei Sacramento Kings? Nota bene, il suicidio e le dimissioni non sono contemplate. Quindi, che si fa?
Facile. Si affitta il proprio salary cap alle altre squadre, in cambio di scelte.
Situazione:
I Kings non fanno i playoff dal 2005-2006. Questo sarà il dodicesimo anno consecutivo senza playoff. Bene, ma non benissimo. Anzi: male, a tratti malissimo.
L’unico aspetto realmente buono, è lo spazio salariale. Con il contratto di Shumpert, che verrà tagliato quasi sicuramente, sono occupati 61 milioni di $ per il prossimo anno.
Ci saranno 9 milioni dati a Bogdanovic, quasi 9 a Kosta Koufos, 8 a Temple, che eserciterà la sua Player Option al 99.999%. Ci sono i giovani, da Fox a Cauley-Stein a Jackson e Labissiere, c’è Hield, che è un buon giocatore. Buoni contratti, per il valore dei giocatori.
I problemi sono nelle scelte: Sacramento è una squadra che non ha scelte, pur facendo sostanzialmente schifo da 12 anni. E questo è malissimo. Malissimo perché, ovviamente, nessun Free Agent non dico di top class, ma neanche middle class ci si vorrebbe avvicinare. Il problema peggiore è nella NON cultura vincente che si è creata. Con l’arrivo di un talento spaventoso come quello di Bogdanovic, però, le cose potrebbero cambiare. Forse.
Per cambiare, visto che come detto c’è bisogno di scelte (e tanto per capirci, nel 2019 manca una scelta al primo giro), l’unica alternativa che mi sembra percorribile è quella di affittare il salary cap, i 30 milioni disponibili, a squadre che vogliono sbolognare contratti senza senso. Chiedendo, però, di aggiungere al contratto senza senso una o più scelte. L’esempio, per farmi capire, è quello del contratto di Deng. Se i Lakers riuscissero ad essere competitivi dal prossimo primo luglio con la firma di (sparo nomi a casaccio) due fra Lebron/KD/PG/DMC etc., magari potrebbero volersi liberare del contratto di Deng e per farlo sarebbero disposti a cedere una scelta. Quasi sicuramente non sarà questa la soluzione, perché molto difficilmente i Lakers si priveranno delle loro scelte, ma la situazione dei lakers è nota a tutti e rende bene l’idea.
Altro? No. Ma in questo modo, facendo un enorme lavoro di questo tipo, i Kings potrebbero riuscire ad ottenere 5-7 scelte, fra primi e secondi giri, da qui ad un paio d’anni. E potrebbero ripartire. All’alba dei 15 anni senza playoff, che sono un’enormità, vero. Ma, purtroppo per i tifosi di Sacramento (ammesso esistano), il tempo dei Re rischia di essere solo un ricordo lontano.

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