Sicuramente in quei giorni magici c'erano però Riva e Totti, Baggio e Tardelli o Pirlo e Rivera. Stasera restano Buffon, De Rossi e Barzagli (fantastici reduci, ma all'ultimo capitolo azzurro se dovesse andar male) per raggiungere un'ultima impresa. Non contro una super squadra come Germania, Brasile o Spagna, ma con la semplice Svezia. Un ribaltone non avrà mai lo stesso fascino d'epoca, ma come giustificheremmo ai posteri un fallimento?
A Ventura non bisogna dirgli niente, l'allenatore è lui, e di conseguenza decide lui chi va in campo e chi no. La Svezia recupera il terzino destro Lustig, noi cambiamo. Non una rivoluzione ma mosse diverse da quelle immaginate. Sarà ancora 3-5-2 e Insigne resterà in panchina. Spreco? Lungimiranza? Nessuna sicurezza, il c.t. potrebbe sorprendere. Rispetto a Solna, comunque, s'annuncia una sostituzione obbligata(Florenzi per Verratti) e due per scelta tecnica: Jorginho per De Rossi e Gabbiadini al posto di Belotti
Insigne no?
Al c.t. concediamo un'attenuante: impiegare un'ala sinistra come seconda punta in un 3-5-2 significherebbe fargli fare una brutta figura. Una cosa è certa, in questo momento Insigne è il giocatore della nazionale con maggiore talento e quindi non farlo giocare significa correre un rischio. Speriamo fortemente che Ventura abbia ragione
La tattica:
L'Italia deve rischiare, cercare il gol immediatamente, partire da un teorico 1-1 subito. Servirà altro ritmo e non solo nella circolazione di palla: dalle rimesse in gioco ai lanci di Bonucci le idee dovranno essere più chiare e veloci. Non dovremo assolutamente rinunciare al pressing, per mettere la Svezia di fronte ai suoi limiti tecnici, spostando di una ventina di metri il nostro baricentro
Le marcature:
Ci dovremo concentrare maggiormente sul contenere Forsberg, soprattutto Candreva in ripiegamento e Jorginho. Dovremo cercare di muoverci di più davanti, all'andata siamo rimasti un po' troppo statici e abbiamo aiutato due difensori lenti come Granqvist e Lindelof.
Il risultato:
Abbiamo soltanto un risultato a disposizione e vincere potrebbe non bastare. Per la regola dei gol fuori casa, l'1-0 ci garantirebbe solamente i supplementari: servono invece due gol o più di differenza per scongiurare l'apocalisse. Risultato non semplice per quest'Italia che non segna due gol a partita dall'11 giugno. L'unica cosa di cui dobbiamo avere paura è "la paura stessa" come disse il presidente americano Roosvelt al popolo nel 1933, appena eletto dopo la grande depressione: La nostra Wall street, calcisticamente parlando, è stata il Bernabeu, e dal Bernabeu si esce smettendo di contorcersi.
Insigne,Candreva,Buffon,Bonucci e Immobile sono quelli che devono trascinare questa Italia ai Mondiali |
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