57.
Impressionano perchè li ha fatti forse nel peggior momento della storia recente dei suoi Cavs e contro una delle migliori squadre della Conference,sul loro campo.
Impressionano perchè in una partita in cui definire svogliato e superficiale l'atteggiamento di quasi tutti i suoi compagni è un complimento,ha giocato da subito col piglio giusto e fatto le solite mille cose diverse per aiutare in tutti i modi i suoi a vincere.
Impressionano perchè arrivano dopo 4 sconfitte consecutive, l'infortunio di Thompson, le voci sul possibile esonero di Lue, 5 quintetti cambiati dalla squadra senza trovare quello giusto, e la sensazione che ad oggi le risorse arrivate dal mercato, i "nomi" , siano più l'ennesimo peso da reggere sulle spalle che un effettivo supporto.
Impressionano per come sono arrivati: di potenza, nel pitturato, in penetrazione, da tre, in fade-away contro qualsiasi difensore di Washington, in step-back, segnando 9 liberi su 9...perchè ha deciso che una delle ultime sfide da vincere è quella in lunetta.
Impressionano perchè ci ha aggiunto 11 rimbalzi e 7 assist tirando quasi col 70%, nel solito concetto di "totalità".
Impressionano perchè a 33 anni siamo qui a chiederci, e lui a insinuarci il dubbio ,se sia nel miglior momento della carriera. Più di quel 31 maggio contro i Pistons,più dei 61 a Charlotte, più dei 55 ai Bucks, più che nella notte di The Block o The Shot.
Impressionano...
...o forse no. Perchè da lui questo ci aspettiamo tutti,ogni sera,da quando ha messo piede in Nba.
Ma la grandezza non è scontata, e LeBron James ci teneva a rimarcarlo anche in una anonima partita di inizio regular season.
E,una volta di più, ne siamo tutti testimoni.
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