Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

domenica 19 novembre 2017

Shapovalov porta ossigeno al tennis

La stagione tennistica 2017 è la prima, dopo diverso tempo, in cui si inizia ad annusare un'aria di reale rinnovamento. Nonostante a vincere siano in sostanza sempre gli stessi, qualcosa si sta muovendo, rimescolando delle gerarchie che per troppi anni hanno vissuto di eccessivo ordine. Nel 2017 è arrivata la prima grande vittoria di Alexander Zverev ma anche il primo attesissimo titolo master 1000 di Dimitrov a Cincinnati. I veterani per rimanere competitivi sono stati obbligati a cambiare qualcosa: Federer il rovescio, Nadal l'allenatore. Nonostante ciò il tennis resta comunque preoccupato del proprio futuro, e della possibile emorragia di appassionati una volta che si ritireranno Federer e Nadal, e per questo si sono giocate quest'anno per la prima volta le Next Gen ATP Finals. Un vero e proprio Master U-21, che si gioca a ridosso del Master vero e proprio.

In assenza di Zverev, qualificatosi per le Finals di Londra, il tennista più atteso era Denis Shapovalov, forse la sorpresa più grande del 2017. IN un contesto in cui la vita media dei tennisti si è incredibilmente allungata, sembrava non essere più possibile per un ragazzino di 18 anni ottenere risultati e affacciarsi nel circuito con credibilità. Shapovalov è riuscito perfino a far dimenticare il ricambio generazionale già avviato dalla vittoria a Roma di Zverev. Al Master 1000 di Montreal era riuscito a battere Del Potro e Nadal nel giro di 24 ore, confermandosi poi in un insidioso match contro Mannarino in cui aveva già qualcosa in più da perdere. Ha proseguito il suo grande finale di stagione con gli ottavi di finale allo US Open, da qualificato, prima di tirare il fiato con una serie di sconfitte. Attorno a lui c'è un hype assurdo, prima di tutto perchè Shapovalov è un giocatore dotato di un talento incredibile, per quanto grezzo. Già è salito alla posizione 49 del ranking mondiale, nonostante definisca l'erba la sua superficie preferita, ovvero quella che mette in palio meno punti durante l'anno. Con questi risultati Shapovalov si è quindi qualificato come numero 4 nella race stagionale delle Next Gen. Bisogna però considerare che si tratta di un giocatore di ben tre anni sotto l'età massima della competizione, e il suo potenziale va analizzato tenendo in considerazione relativa i suoi risultati.

Denis Shapovalov è nato a Tel Aviv da padre russo di religione ortodossa e madre israeliana ebraica. Prima di compiere il primo anno di vita i genitori si trasferiscono in Canada, in Ontario, dove inizia a giocare a tennis all'età di 5 anni nel tennis club nel quale sua madre fa l'allenatrice. In seguito nel 2012 , la madre apre un'accademia a Vaughan nella quale tuttora Shapovalov si allena sotto le sue direttive e quelle del capitano della nazionale di Coppa Davis del Canada (Martin Laurendau) dopo aver invece collaborato per diversi anni con il coach italo-canadese Adriano Fuorivia.


La sua crescita è parallela a quella di un altro fenomeno annunciato del tennis canadese, Felix Auger-Aliassime. Di un anno più giovane rispetto a Shapovalov. La sua classifica attuale di numero 154 rende l'idea della sua competitività, dimostrata anche dalla prima vittoria Challenger al torneo di Lione a nemmeno 17 anni, settimo più giovane della storia a vincere un torneo di quel livello.

Shapovalov è un giocatore mancino che gioca il rovescio a una mano, che sta tornando di moda nella generazione del futuro. Sembra più alto dei suoi 183 cm, non molti a dire il vero per gli standard futuristici del tennis attuale. Rispetto allo scorso anno non è salito di statura, ma è invece aumentato di peso, da 70 a 76 kg, avendo evidentemente lavorato sulle masse muscolari, stando comunque attento a non perdere agilità ed elasticità.

Shapovalov ha uno stile di gioco aggressivo, tuttavia è da sottolineare la capacità di fare punti diretti nonostante la mole ridotta, oltre alla buona fase difensiva, già migliore di quella di molti suoi colleghi. Uno dei suoi punti di forza è la risposta, specie di rovescio. Shapovalov riesce ad avere un ottimo timing nell'anticipo che lo aiuta anche quando deve difendersi, nonostante disponga di una sbracciata piuttosto ampia nel finale del movimento. Un colpo molto diverso da quello di Federer, il più grande esecutore del rovescio a una mano in anticipo, che ha però un'apertura nettamente più breve.
In questo è aiutato da una leggera tendenza a colpire il rovescio vicino al corpo, che gli dà una migliore coordinazione nell'impatto in anticipo su una palla veloce, anche alla risposta . Tuttavia riesce a coordinarsi bene con il rovescio anche per caricare una palla più lenta, soprattutto quando accelera in diagonale.

Diverso il discorso per il dritto, diventato il colpo più penetrante e sicuro dell'arsenale. Anche Shapovalov piega il gomito in preparazione, come ormai costante della nuova scuola, ma senza esasperare come fanno invece ad esempio Kyrgios, Khachanov e Sock. Shapovalov non dà dunque molta rotazione al suo dritto, ma riesce a produrre un colpo più penetrante e fluido, meno strappato. Utilizza inoltre molto il braccio non dominante(il destro) fino a pochissimi istanti prima dell'impatto e in questo modo riesce ad avere la parte superiore del corpo molto stabile durante il corpo.

Il dritto di Shapovalov è secco, definitivo, perfino poco elaborato rispetto ai giocatori della nuova generazione che danno tutti l'impressione di possedere dritti altamente sofisticati e studiati a tavolino.

Shapovalov dispone anche di un buon servizio, facilitato dall'essere mancino naturale. Le sue partite abbondano di doppi falli: spesso i suoi servizi escono dal quadrato quasi di mezzo metro, anche in punti importanti. Shapovalov dimostra però tutto il suo talento naturale riuscendo in altri casi invece ad alternare servizi potenti e piatti ad altri kick da destra e soprattutto a quello che è un po' il suo marchio di fabbrica alla battuta: il servizio slice incrociato da sinistra, utilizzato soprattutto nelle palle break. Con il servizio Shapovalov è discontinuo ma spesso efficace, nonostante la statura mediamente ridotta: può migliorare in imprevedibilità nella direzione in base al lancio palla, ma il suo talento di base è notevole anche in questo fondamentale.

Per completare il repertorio di un giocatore con ambizioni così offensive servirebbe una volèe decisamente più sicura, con meno apertura e con un posizionamento migliore. Ma come ormai accade frequentemente, il fatto che abbia 18 anni dimostra quanto la priorità nel lavoro da impostare su un ragazzo sia ormai centrata prevalentemente sui tre fondamentali, andando ad aggiungere le transizioni a rete come un successivo completamento di un gioco ormai abbastanza solido da fondo. Del resto questa è un po' la parabola di molti grandi giocatori che hanno mostrato miglioramenti nel gioco a rete solo dopo i 24-25 anni: Djokovic, Raonic, Nishikori, Del Potro e perfino Federer con la cura-Edberg.

Era da anni forse che un giocatore così giovane non dava un'impressione di talento così promettente.
Shapovalov è supportato da un carattere all'apparenza imperturbabile. Riesce a esprimere una grande intensità agonistica, ma restando sempre in controllo della partita. Shapovalov ha dichiarato che si diverte giocando e questo forse contribuisce a scacciare le pressioni che tutti provano a mettergli addosso. Questa sua indole al piacere nel gioco è forse il suo principale punto di forza, ma per arrivare a vincere ad alti livelli Shapovalov dovrà imparare anche a districarsi nel fango. Ci saranno tante partite in cui dovrà imparare ad avere la meglio anche scalando una marcia, lavorando più sui punti deboli dell'avversario che sui propri pregi, riflettendo di più su come ricalibrare il proprio gioco in giornate dove le condizioni mentali o di gioco non saranno del tutto favorevoli.
Al momento non sembra in grado di assicurare perfetta continuità: è il prezzo da pagare per giocare a braccio sciolto, di non voler sempre "morire" in campo.

Di certo quell'importante porzione di appassionati che ha già prematuramente annunciato di smettere di seguire il tennis dopo l'addio di Federer, si dovrà ricredere. Con Shapovalov( ma anche con Zverev o Kyrgios) determinati canoni di talento, piacere ed emozioni potrebbero rimanere immutati, anche se sotto forme diverse.

Risultati immagini per shapovalov

0 comments:

Posta un commento