Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

martedì 14 novembre 2017

Niente Mondiale: Un occasione per disintossicarsi?

Ieri dopo la partita ho scritto delle parole, ma in quel momento ero abbastanza nervoso e non potevo analizzare bene alcuni aspetti della mancata qualificazione. A un giorno di distanza, a mente fredda proverò a capire e a farvi capire cosa non è andato in questo biennio Venturiano. 

Il calcio Italiano è morto e conosciamo tutti data e luogo del decesso: 13 novembre 2017, ore kkk, stadio Meazza, Milano. Posso dire che è morto con dignità? Non avevamo uno squadrone, magari non siamo scesi in campo messi al meglio, sicuramente il paese in cui tutti si sentono CT avrà qualcosa da dire sulle scelte di Ventura, però i nostri non hanno ciondolato. Hanno tentato il tutto per tutto. Sfortuna. Mancanza di talento. Quello che volete. Abbiamo perso combattendo e quando si ha perso bisogna farsene una ragione e vedere(non si ha scelta) il lato positivo di una situazione.
C'è un lato positivo? Secondo me si, più di uno. Ieri si parlava delle conseguenze economiche nel caso l'Italia non si fosse qualificata: tutte negative. Sponsor, vendite dei giornali, calo di riflesso nelle vendite del made in Italy. Una squadra ai mondiali porta ricchezza perchè è sotto i riflettori del mondo. Una squadra che non gioca i mondiali perde una vetrina importante.
Ci sono però altre conseguenze da valutare, non di tipo prettamente economico, ma culturale e sociale.
Il calcio italiano era già da tempo una parabola discendente e non solo da un punto di vista sportivo. Calciopoli, l'elezione di Carlo Tavecchio a presidente FIGC macchiata da certe frasi ritenute offensive per gli extracomunitari espresse dallo stesso, i cori negli stadi che, ingiustamente, hanno dipinto l'Italia agli occhi degli stranieri come un paese razzista( non che non lo sia, ma lo è meno di quanto quei cori vergognosi facciano pensare), gli episodi di fascismo sugli spalti e anche quelli in campo da parte di certi giocatori, le società ostaggio degli ultras. Il calcio italiano era moribondo da anni. Mancava di linfa vitale e può darsi che ciò sia anche una questione fisiologica.
Tornando ai problemi del razzismo e di un calcio spesso megafono più dei difetti che dei pregi della nazione, ovvio che quei difetti non vengono eliminati con una mancata qualificazione ai mondiali, ma una squalifica come quella subita lunedì impone un ripensamento, il ripristino di un sistema. E magari uno spostamento di attenzione. Come accaduto in molti altri settori, abbiamo vissuto di rendita la grandezza degli anni ottanta, ancora echeggiava nelle menti quella frase "il campionato più bello del mondo" ripetuta quando i nostri campi erano calcati dai piedi di Maradona, Zico, Van Basten, come se un passato glorioso dovesse garantirci per forza un presente, se non alla sua altezza, comunque decente. Ma non è così,l'Italia non è un paese speciale a prescindere. L'Italia è un paese che è stato speciale, grande se vogliamo, per delle circostanze storiche e culturali che lo hanno reso tale. Oggi, la storia è tale che non riusciamo a riemergere.
Risultati immagini per nazionale italiana calcio
Cannavaro alza in alto la coppa del mondiale vinto nel 2006

0 comments:

Posta un commento