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martedì 14 novembre 2017

Kile Kuzma: Il ragazzo da Flint

Ogni ragazzo a Flint pensa di essere il giocatore più forte della città. Non importa se sei un ragazzino al quarto anno delle elementari o un quarantasettenne stremato che gioca nel campionato amatori. Se giochi a pallacanestro a Flint, pensi di essere il migliore cestista in città.

Prima di essere scelto con la ventottesima scelta nel draft del 2017, prima di tenere 21.9 punti, 6.4 rimbalzi, 2.7 assist, 1.4 stoppate e 1.1 palle rubate di media nella Summer League, prima che i tifosi Lakers urlassero "KUUUUZZZ" ad ogni suo tocco di palla, Kyle Kuzma sapeva di essere il giocatore più forte in città.

Sapeva pure che doveva andarsene da lì.

Crescendo a Flint, la settima più grande città del Michigan, luogo della più grande crisi d'acqua nella storia recente americana, Kuzma sentiva il suo mondo contrarsi. Ha visto la violenza delle gang, ha visto tale violenza portarsi via alcuni suoi amici d'infanzia. Ha visto casa sua, un posto dove non poteva bere dal rubinetto o aprire la propria bocca sotto la doccia. Kuzma le ha viste tutte, e il basket era l'unico modo per uscire da questo mondo.

"Non volevo tornarci", dice Kuzma, "Volevo esplorare il mondo e la vita. Volevo una vita fuori da Flint."

Kuzma inoltre sapeva che, anche se era uno dei migliori giocatori dello stato, nessuno sarebbe andato alla Bentley High School per vederlo giocare. Kuzma era il ragazzino che diceva ai professori che sarebbe arrivato in NBA, nonostante il loro sgomento.

Quando era piccolo, Kyle parlò a sua madre, Karri Kuzma, riguardo la sua volontà di giocare in NBA. Le scuole interessate, però, erano solo due: Oakland University e University of Detroit.

"Se fosse rimasto qui, sarebbe potuto andare al college e avrebbe potuto giocare, ma probabilmente non sarebbe stato al massimo livello," disse Karri. "La sua intera storia sarebbe scritta in tutt'altro modo."

Ovviamente, la storia sarebbe iniziata nello stesso modo. Karri frequentava l'Hillsdale College, una piccola scuola artistica liberale, con una borsa di studio quando scoprì di essere incinta. Era stata due volte campionessa di lancio del peso di classe B all'Otisville Lakeville High School, ma tornò nell'area di Flint per iniziare la sua vita da genitore singolo.

Prima che Kyle potesse camminare, Karri gli comprò un mini-canestro della Little Tikes.
Schiacciare in quel canestro e usare una striscia di nastro adesivo come linea del tiro libero rimangono momenti impressi nella memoria di Kyle. Hanno fatto sbocciare il suo amore per il gioco, che l'ha accompagnato verso i campetti di strada, il campionato YMCA e infine l'AAU.

Karri faceva due lavori durante tutta l'infanzia di Kyle e la famiglia si trasferì per 9 volte in 16 anni, vivendo pure nel seminterrato della nonna dopo che Karri fu licenziata.
"Lavoravo tutto il tempo", disse Karri. "Credo che lui lo comprendesse. Il duro lavoro è praticamente tutto ciò che conosce. Devi lavorare sodo per sfamare tutta la famiglia."

Kyle dovette lavorare più duramente per arrivare in NBA, e per lavorare duramente aveva bisogno di una migliore competizione. Da junior, tenne 17.9 punti, 14.4 rimbalzi, 3.8 assist e 3.4 stoppate di media a partita per la Bentley High, quindi prima del suo anno da senior mandò filamti dei suoi tiri in YMCA a varie scuole private, attirando lo sguardo di Vin Sparacio, all'epoca allenatore alla Rise Academy di Philadelphia.

Sparacio vide un talento naturale di 198 centimetri per 80 chili di peso, con un grande senso per il gioco, e lo prese immediatamente. "Non era un grande difensore, un gran tiratore o un giocatore dotato di grande controllo di palla", dice Sparacio. "Ma era facile vedere che aveva quello speciale senso per il gioco che è difficile da insegnare. Per il primo paio di mesi, non era bravo abbastanza per il livello nel quale giocava."

Per la prima volta, Kyle e Karri si separarono per un lungo periodo di tempo. La notte precedente alla partenza di Kyle per Philadelphia, Karri, incredula, si sdraiò col figlio. Lo abbracciò mentre i due piangevano insieme. "Era ciò che voleva", dice Karri. "Non potevo credere che se ne sarebbe andato."
Se ne andò e fu immediatamente gettato nel panico. Ebbe molte difficoltà in partenza, non riuscendo a tenere il passo della competizione. Non era mai sceso in campo contro cinque giocatori capaci di giocare pallacanestro ad alto livello.

La svolta arrivò dopo aver affrontato Kuran Iverson della Fishburne Military school, una delle migliori dieci reclute nella sua posizione nonchè cugino di secondo grado di Allen Iverson.
"Era l'uomo che dovevo marcare io, e mi ha molto colpito. Ero sconvolto," dice Kuzma. "Stavo pensando, Oddio, non so se sono pronto, non so in cosa mi sono cacciato."

Con una spinta da parte di Sparacio, iniziò a sollevare pesi. Durante i fine settimana di AAU, Kuzma stava nel Campus, alternando il sollevamento pesi e il giocare partitelle dalle 7 di mattina alle 7 di sera. L'allenatore vide dei miglioramenti immediati, e Kuzma finì la stagione con 22 punti e 7 rimbalzi di media, ricevendo chiamate da scuole di prima classe. Arrivarono offerte da Connecticut, Iowa State, Tennessee e Missouri, tra le altre, prima che Kuzma scelse di andare a Utah.

Kuzma migliorò improvvisamente in questa squadra sotto la guida dell'allenatore Larry Krystkowiak. Dopo aver giocato 8.1 minuti di media nel suo anno da matricola, Kuzma entrò a far parte del quintetto titolare nel suo secondo anno tenendo medie di 10.8 punti e 5.7 rimbalzi a partita tirando con il 52.5% dal campo. Nei mesi prima del suo terzo anno, Kuzma decise che se dovesse essere riuscito a tenere una media vicina alla doppia doppia e a laurearsi in tre anni, si sarebbe reso eleggibile per il draft Nba.

Dopo aver tenuto 16.4 punti di media e 9.3 assist di media, laureandosi inoltre in sociologia, Kuzma si dichiarò eleggibile.
Gli esperti del draft lo vedevano come un giocatore del secondo round o addirittura non scelto, ma Kuzma sapeva che se fosse riuscito a mettersi di fronte agli scout avrebbe impressionato. Un'eccellente prova agli NBA combine e 17 provini con altrettante squadre dopo, sembrava avesse ragione. "Non ero particolarmente nervoso perchè sapevo di star andando benissimo nel combine e nei provini. Sapevo che sarei stato draftato," dice Kuzma.
"Il giorno del draft, non ero per niente nervoso. Dopo l'inizio di esso, dopo aver visto le prime 5 scelte passare ho iniziato a pensare 'Oddio, non so dove andrò.' Solo una volta che il draft parte cominci a essere nervoso."

Nella notte del draft, mentre era ad una festa con 80 persone, tra amici e familiari, Kuzma diventò un membro dei Lakers, che acquisirono quella scelta all'interno dello scambio che portò D'Angelo Russell ai Brooklyn Nets. A Karri, che era una fan di Dennis Rodman, i Bulls e i Pistons, non piacevano i Lakers durante la sua crescita- eccetto Magic Johnson, come ci tiene a precisare.

L' "altra" matricola dei Lakers si è velocemente fatto vedere nella Summer League, sviluppando una grande intesa con Lonzo Ball prima di esplodere nelle prime tre partite di preseason, nelle quali ha messo a segno 19 punti, 23 punti e infine 21 punti rispettivamente contro i Timberwolves e nei due match contro i Nuggets, brillando in particolar modo nell'ultima di queste tre, mettendo a segno una gran schiacciata in reverse dalla linea di fondo ed essendo il miglior marcatore della squadra. Dopo partite giocate in regular season, la Kuzmania è già al culmine.

"E' surreale", dice Kuzma. " I Lakers sono la più grande franchigia nella pallacanestro, e il più grande brand nella pallacanestro. E' davvero un'esperienza surreale svegliarsi ogni giorno, mettermi addosso i miei vestiti targati Lakers, vedere Magic e giocare per Luke Walton."
Il duro lavoro non è ancora finito. Sparacio, in una recente visita a L.A., non ha potuto fare altro che notare quanto Kuzma stia ancora lavorando. "Sta lavorando come se non fosse ancora scelto," dice Sparacio. "Con i soldi dell'NBA, i ragazzi tendono a prendersi una pausa, ma lui non se n'è ancora presa una. E probabilmente non la prenderà mai."

Lo sconvolgimento non è ancora finito per Karri. Kyle la ha recentemente fatta traslocare in un bell'appartamento con la sua prima paga. I general manager dell'NBA hanno nominato suo figlio la seconda migliore steal del draft.

A Karri piace ripensare alla conferenza stampa di introduzione di suo figlio. Ad un certo punto Magic Johnson arrivò per presentarsi ai Kuzma e Karri impazzì di gioia. Quindi, con un gran sorriso stampato in faccia, Magic si presentò. " Sembrate proprio una famiglia," disse Johnson.

Per Karri, ciò mise finalmente le cose in prospettiva. Suo figlio aveva lasciato Flint. Aveva raggiunto l'NBA. Il suo sogno era finalmente diventato realtà.
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