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mercoledì 6 dicembre 2017

Auguri Giannis

Sepolia. Quartiere povero 2 km a nord di Atene. Due ragazzi di colore stanno cercando di vendere a dei turisti qualche gadget, giusto per racimolare qualche spicciolo. Sono fratelli, figli di immigrati nigeriani, ma nati a due passi da quelle strade. Quei pochi soldi, per loro e per tanti altri in quel quartiere, faranno la differenza a fine mese tra pagare o non pagare le bollette. La differenza, alla fine della giornata, tra il mangiare e il digiuno. I due ragazzi si chiamano Giannis e Thanasis Adetokunbo, e questo è l'inizio della loro storia. Gli Adetokunbo, nome poi "grecizzato" in Antetokounmpo, arrivano in Grecia nel 1991 in cerca di fortuna, ma si scontrano ben presto con la realtà di un paese già indirizzato verso la crisi economica: mamma Veronica prova a guadagnarsi il pane col baby-sitting mentre babbo Charles fa saltuariamente il tuttofare per una compagnia elettrica. Come tanti altri immigrati di pelle nera, faticano però a trovare una stabilità e sono costantemente vittime di abusi e discriminazioni. Giannis, secondo di quelli che saranno poi quattro fratelli, nasce esattamente 3 anni dopo e insieme al fratello Thanasis in età adolescenziale mostra subito segni di eccellenza in qualsivoglia disciplina sportiva. Sarà Spiros Velliniatis, uno scout del Filathlitikos, squadra di seconda divisione greca, a intravedere del potenziale in loro e a persuaderli verso il gioco del basket... Flash Forward. Primo anno a Milwaukee. Tra i muri del suo appartamento a San francis - Wisconsin, Giannis passa molto del suo tempo da solo a giocare alla PS4. Un giorno al fratello Thanasis rivela di sentirsi enormemente in colpa per aver speso 399$ in un oggetto così frivolo. Soprattutto pensando ai suoi due fratelli minori bloccati in Grecia dalle norme di immigrazione. Soprattutto pensando al suo passato, ai suoi genitori e ai giorni passati in strada. Giannis finirà per vendere la sua PS4 a Nick Van Exel, allora assistant coach dei Bucks, e attenderà l'arrivo della sua famiglia negli Stati Uniti per ricomprarla. E' solo uno dei tanti aneddoti di un ragazzo con un salario da 1.7 milioni di dollari che cercava comunque di vivere con i soldi del rimborso cibo (il famoso "per diem") di 190 dollari dato dalla squadra. Un ragazzo il cui appartamento era pieno di mobili costruiti col fai te o regalati dai compagni di squadra. Giannis era talmente mentalizzato sull'aiutare la sua famiglia, che prima di una delle prime partite dei Bucks, a causa di un problema con la carta di credito, si fece accompagnare da un tifoso. Aveva già spedito tutti i suoi soldi in Grecia. Si parte da qui. Da chi non aveva nulla e si è guadagnato tutto. Da chi era niente ed è diventato un'icona. Da chi è stato scelto alla 15 nel draft di "Ciccio" Bennett e ora rischia di fare la storia. Se abbiamo già visto point-guard giocare da 4, nessuno lo ha mai fatto con questo atletismo e con questa semplicità. Soprattutto in età così giovane. Antetokounmpo sta ri-definendo il concetto di Point-Center, venti anni dopo Magic Johnson. A pochi passi da Lebron James. A soli 23 anni.
 Auguri Giannis.
Cento di questi giorni.
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