Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

mercoledì 20 dicembre 2017

" The Process" è fallito con Okafor ep1

Jahili Okafor copre le gambe con una coperta, si adagia sullo schienale in pelle ed alza lo sguardo verso lo schermo. Le luci si abbassano e Reese Witherspoon comincia a raccontare la prima scena di "Home Again", una commedia romantica che si conferma essere semplice sia per il romanticismo che per la comicità. Ma ad Okafor non interessa molto la storia. E' qui per il contesto.

La fidanzata di Okafor appoggia la testa sulla spalla di lui. Una porzione di patatine dolci è appoggiata sopra un tavolino rotondo che spunta tra le loro poltrone. Questo è solo il primo dei due film che Okafor guarderà in questo pomeriggio di settembre, insieme a lei, tra le comodità del lussuosissimo iPic Theatre, al Fulton Market di New York. Okafor si trova in città per una settimana di fisioterapia ed allenamenti, ma è sua abitudine prendere un treno da Philadelphia a Manhattan solamente per godersi uno o due film all'iPic. Alla fine di questa settimana, avrà visto ogni singolo film che la sede di Fulton Market offre.

"Le persone vogliono sapere perchè mi piace andare al cinema così tanto" dice Okafor. "Se fossi uno psicologo e dovessi analizzarmi, forse direi che mi piace come la sala sia buia e come io possa sedere lì come una persona normale, non infastidito da niente e possa solamente godermi la storia"

Okafor ormai si è abituato all'oscurità. Egli era, una volta, uno dei prospetti più promettenti in una generazione di liceali che comprendeva Karl-Anthony Towns, Myles Turner e D'Angelo Russell, ed ha conquistato un titolo NCAA con menzione nel first-team All-America durante la sua unica stagione a Duke. Ma gli scorsi due anni in NBA non sono risultati altrettanto soddisfacenti. Il mondo del basket ha giudicato Okafor molto duramente, etichettandolo come un delinquente, dopo una serie di avvenimenti fuori dal campo, ed un fallimento, sulla base di due stagioni caratterizzate da disattente difese e infortuni. Nonostante tutto è rimasto sulle sue, lasciando agli altri il compito di delineare le sfumature della sua carriera.

Durante la passata estate, è affondato ancora di più nel dimenticatoio. Quando Joel Embiid ha sancito il nuovo giovane nucleo dei 76'ers come "FEDS", (Fultz, Embiid, Dario -Saric-, Simmons), il nome di Okafor è stato assente in maniera assordante, nonostante egli fosse stata la terza scelta al draft di solo due anni prima. Mentre i suoi compagni postavano foto di squadra su Instagram, Okafor è sparito dai social media. Mentre trade rumors imperversarono lui è stato muto come una tomba.

Ma il silenzio non dovrebbe mai essere frainteso per apatia o accondiscendenza. Le scorse due stagioni hanno cambiato Okafor profondamente. Quest'estate si è concentrato sui suoi problemi fisici, adottando una dieta vegana che gli ha fatto perdere circa 9 Kg e gli ha migliorato l'infiammazione cronica al ginocchio che lo affliggeva la scorsa stagione. L'off-season ha significato anche crescita emotiva, tanto che Okafor è arrivato ad un punto in cui è pronto ad aprirsi su tutto ciò che è trapelato e tutto ciò che può accadere.

Tra le due proiezioni all'iPic, Okafor si dirige verso il centro di Manhattan, dove la National Basketball Players Association ha costruito un attrezzatissimo campo d'allenamento, nella sede sulla 6th Avenue. Rick Lewis, che ha allenato Okafor da quando egli ha 13 anni, fa fare al centro di 210 cm una serie di esercizi da guardia: palleggi lungo il campo, centinaia di triple, arresti-e-tiri. Gocce di sudore scivolano sulla nuca di Okafor e lui si toglie la maglia, rivelando la sua nuova linea filiforme e i suoi nuovi addominali leggermente scolpiti.

Per la maggior parte della giovinezza, scene come questa erano il suo rifugio. Sua madre morì quando lui aveva solo 9 anni, ed egli seppelliva la sua tristezza sotto ore di arresto-e-tiro.

Da rookie, invece, il basket si è trasformato da una scappatoia ad un fardello. Nel novembre del 2015, Okafor venne coinvolto in una rissa fuori un night club di Boston; un video emerse di lui che prendeva a pugni un uomo che lo aveva offeso. Successivamente, furono pubblicate due storie nel "Philadelphia Inquirer". Una rivelava che la polizia lo aveva fermato per guida oltre il limite di velocità (170 Km/h) sul Ben Franklin Bridge poco prima della rissa, sempre a novembre. L'altra raccontava che un uomo aveva puntato una pistola contro Okafor durante un litigio fuori da un night club nella Old City, in ottobre 2015.

Le reazioni furono prevedibili: un altro giovane sportivo immaturo nel migliore dei casi, una cattiva persona nel peggiore. I Sixers lo sospesero per due partite, e Okafor si scusò con una serie di tweet superficiali. Ma Okafor, comunque, stava soffrendo dentro. Per due settimane lasciò difficilmente casa sua dopo l'incidente di Boston, mandando famigliari ed amici a comprare il cibo.

Fu solo durante una lunga conversazione con Lewis in una camera d'albergo a Memphis che Okafor cominciò a trovare una via d'uscita da questa situazione. Il suo coach di sempre gli parlò del riabilitarsi dopo gli errori, citando Bill Clinton come esempio del superare i momenti in cui ti odiano tutti. La chiave, sosteneva Lewis, era ammettere le proprie responsabilità di fronte a quelle trasgressioni. Ma Okafor era solo un diciannovenne, e qualsiasi cosa oltre ad una scusa superficiale era sentita dall'atleta come un disagio. Due anni dopo, invece, le riflessioni vengono più facilmente.

"Eravamo vicini a vincere quella partita contro i Celtics, e finì per scapparci dalle mani nel quarto quarto", dice Okafor a proposito di quella notte a Boston. "Mi ricordo solo di essere arrabbiato perchè eravamo vicini ad ottenere la prima vittoria. E decisi semplicemente di uscire quella notte. Non ricordo molto, perchè ero davvero sballato. Ed essere ubriaco non ha rivelato come sono davvero. Mi ricordo di essere stato offeso. Ho reagito in maniera diversa."

Quelle esperienza hanno rafforzato Okafor. Egli era scioccato quando la multa divenne una grande notizia, ed ancora quando egli usò un documento falso in un bar vicino casa, un'accusa che lui nega veemente. Mentre il pubblico sentenziava frettolosi giudizi sul suo carattere, lui sentiva la sua fiducia nel prossimo sgretolarsi.

"Se ti metti a guardare il video di Boston, dirai sicuramente "che criminale", "dice Lloyd Pierce, un assistant coach dei 76'ers. "E' stato un' occasione solitaria, e chi lo sa come e perchè è accaduta. Ma se non hai mai visto il video e giudichi Jahlil da tutto il resto, noterai sicuramente che è il più premuroso, simpatico, migliore compagno possibile. E' un bravo ragazzo. Non avrai mai spiacevoli eventi con Jahlil Okafor."

Ma questo non è come l'opinione pubblica vide Okafor. E lui non potè non pensare ad una lezione imparata a scuola. "Crescendo, ricordo qualcuno che disse che un solo errore cambia l'immagine che tutti hanno di te", dice. "Mi ricordo il mio maestro che diceva che puoi andare sullo scuola-bus per 300 giorni e non vomitare, ma se il 301esimo vomiti, tutti ti ricorderanno come "quello che ha vomitato nel bus"."
Risultati immagini per okafor



0 comments:

Posta un commento