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sabato 2 dicembre 2017

Napoli Juventus: La decide Higuain

La Juve gioca una partita perfetta e ingabbia il Napoli di Sarri che non riesce a trovare gli spazi giusti per colpire. Adesso i bianconeri risalgono a -1 e domani se l'Inter batte il Chievo va in testa da solo.

La Juve vince a Napoli con gol dell'innominabile Higuain. Ogni volta che toccava palla l'argentino veniva fischiato dai 56000 del San Paolo, ma ogni fischio serviva per caricarlo ancora di più. Gonzalo ha giocato sotto infiltrazione ed è durato un ora scarsa, poi il dolore per la frattura alla mano sinistra ha cominciato a farsi sentire, ma sono stati 60 minuti di guerra pura, uno contro tutti. Higuain solo contro i 56000 del San Paolo. In classifica la Juve accorcia a meno 1 sul Napoli e domani la formazione di Sarri potrebbe essere scavalcata in cima dall'Inter, che giocherà contro il Chievo di Rolando Maran. La sconfitta di ieri è per il Napoli una brutta botta psicologica e tecnico tattica. Il Napoli voleva tirare un pugno sul tavolo del campionato e volare a +7 dai bianconeri, invece si ritrova nel solito vortice, con mille pensieri nella testa, ma soprattutto con La Signora di nuovo alle costole.

Allegri ingabbiamento perfetto
Allegri ha trovato l'antidoto al Napoli. Sistema reversibile a seconda delle fasi di possesso e non: 4-2-3-1 nel primo caso e 4-4-1-1 nel secondo, con la fila centrale molto stretta e mobile per inibire il gioco di specchi e di triangoli sarriani. Il principio base era la densità, dove il Napoli cerca il possesso palla c'erano cinque maglie gialle a ostruire e inibire. In questa maniera quando il pallone l'aveva il Napoli c'era corposità juventina dalle parti del pallone, la Juventus recuperava il pallone e ripartiva in contropiede. Allegri ha dislocato bene le pedine ed è sembrato quasi di intravedere uno dei fondamentali del calcio di Guardiola, quello che vuole i giocatori su verticali diverse, mai uno davanti all'altro sulla stessa linea retta.
Il gol partita è arrivato subito, su un grande contropiede juventino e sull'asse Douglas Costa- Dybala- Higuain. Qui sono venuti fuori tutti i limiti dei difensori partenopei, a furia di correre all'indietro Koulibaly non si è accorto del buco lasciato da Mario Rui a sinistra dove l'agguerritissimo Higuain si è infilato. In uscita dalla sua area la juve non ha mai buttato il pallone, cercava la manovra nei 20-30 metri davanti a Buffon e si prendeva dei rischi perchè sia Chiellini sia Benatia non hanno dei piedi educati. Qualcosa la retroguardia bianconera ha concesso, specialmente sul rilancio sbagliato del Chiello, ma la spia del malessere azzurro sono stati i troppi tiri di Insigne, qualcuno pericoloso altri forzati. D'altronde ormai è legge: se l'esterno ci prova troppo, specie da lontano, vuol dire che il Napoli ha difficoltà ad entrare in area di rigore. La conclusione da fuori di Insigne come estrema soluzione è qualcosa di inesatto nelle logiche del Sarrismo.
All'intervallo Sarri ha trasmesso la scossa ai suoi, ma la sveglia ha funzionato in parte. A inizio ripresa il Napoli si è alzato di brutto , ha guadagnato terreno, ma nel momento di maggior pressione azzurra, è riemersa l'anima difensiva della juve. Quando La Signora si chiude in se stessa è difficile farle gol. Un paio di combinazioni pal
la a terra e nello stretto hanno illuso il Napoli che il vento potesse cambiare, ma spuntava sempre il piedone di Chiellini o la testa di Benatia, e in qualche occasione perfino Pjanic e Dybala si sono abbassati davanti a Buffon per proteggere l'area di rigore da eventuali pericoli. Chiaramente passando il tempo, il Napoli ha perso lucidità. Sono mancati Callejon e Mertens, la juve non ha concesso loro un minimo di profondità, li ha spenti con metodo, ed è servito un super Reina per evitare lo 0-2 di Matuidi. La Juve di Allegri ha vinto giocando più sporcamente e meno bene del Napoli che invece ha cercato di trovare gli spazi sbattendo più volte sul muro bianconero. Da tifosi neutrali questo è un buon risultato perchè in questo momento ci sono tre squadre in lizza per il primo posto, senza scordarci Roma e Lazio che hanno una partita in meno e sono sempre là in alto.
Volevo chiudere facendo i complimenti all'arbitro Orsato che dirige la partita in maniera impeccabile: la solita personalità unita a una perfetta visione degli episodi. Fa un certo effetto vederlo fuori dalla lista degli arbitri che fischieranno al Mondiale. Scelta poco comprensibile soprattutto dopo aver visto all'opera altri direttori di gara col pass per Russia 2018 (Lahoz vi dice nulla?). Ieri Orsato ha anche chiarito un concetto le proteste plateali devono sparire dai campi di calcio. E la Var? Con un Orsato così è rimasta a guardare...
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