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giovedì 3 maggio 2018

Commento Roma - Liverpool

Di base, non era una questione di quanti gol la Roma potesse fare, ma piuttosto di quanti ne avrebbe subiti. Pensare che 4 reti siano state infilate lasciando sul campo un rigore negato, un palo, tantissime palle transitate in area piccola, prove deludenti da parte di Schick e Pellegrini non fa altro che alimentare i rimpianti per una partita che era partita bene, non fosse stato per quello sbaglio clamoroso di Nainggolan al nono minuto.
Dopo l'andata tutti eravamo stati pronti a criticare la scelta di giocarsi l'andata ad Anfield cercando di superare il Liverpool usando il pressing ultraoffensivo, ma al ritorno, in un contesto molto diverso, la Roma ha messo in difficoltà gli avversari arrivando ad un gol dai supplementari. Certo, il prezzo pagato sono state le tantissime occasioni concesse ai Reds, e nulla avrebbe vietato alla sorte di squilibrare la bilancia.
Appunto sul primo gol, arrivato in una situazione di 3v2 centrale quasi da guida tecnica. I due difensori della Roma si orientano come stessero in una linea a quattro verso l'esterno. Alcune squadre scelgono invece di orientare i difensori verso l'interno del campo, tagliando l'appoggio esterno e sfidando al tiro o alla penetrazione il portatore. Scelta che in questo caso avrebbe forse pagato nell'evitare un gol pesante come un macigno.

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