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domenica 20 maggio 2018

Lazio - Inter: Chi la spunta?

L'estate scorsa quando ci fu il sorteggio del campionato molti (compreso me) rimasero incuriositi del big match all'ultima giornata tra Lazio e Inter.
Fino a Dicembre dalle parti di Appiano si credeva di poter puntare allo scudetto, ma la conquista della Champions è comunque traguardo vitale per il futuro del club.
A Spalletti serve una grande prestazione corale e da grande squadra, matura. Non mi prendete per pazzo, ma la partita di oggi è la più importante degli ultimi sei anni per l'Inter. Il tecnico toscano ha bisogno di gente che sappia più di tutti gestire le insidie che si possono presentare in una classica gara da non ritorno. Seguendo queste caratteristiche non possono rimanere assolutamente fuori Miranda, Cancelo, Rafinha e Icardi.
C'è un precedente non proprio bello da ricordare per i tifosi nerazzurri, era il 5 maggio 2002, l'Inter giocava per lo scudetto mentre i biancocelesti per la Coppa Uefa. Prima dell'inizio dell'ultima giornata l'Inter era primo a 69 punti la Juve seconda a 68 e la Roma terza con 67. Oltre appunto a Lazio Inter, le altre partite erano Udinese - Juve e Torino - Roma. La Juve in 11 minuti già vince 2-0. L'Inter invece va due volte in vantaggio 0-1 gol di Vieri e 1-2 rete di Di Biagio. La svolta psicofisica arriva al 45esimo, quando Gresko con uno sciagurato colpo di testa serva a Poborsky il 2-2. Mazzata tremenda e quando Simeone in avvio di ripresa segna il 3-2 laziale, l'apocalisse si compie. A chiudere la partita ci pensa Simone Inzaghi (l'allenatore laziale di oggi) fa 4-2 e chiude i giochi. La Juve vince il campionato, la Roma vince e va seconda mentre l'Inter chiude il campionato al terzo posto ed è costretta ad affrontare il preliminare di Champions. Allora ci furono le lacrime di Ronaldo, la rabbia di Cuper, la pietrificazione di Moratti. Era di Maggio, e lo è di nuovo. Il grande spettro ritorna, ma gli spettri si possono spazzare via.
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