Post in evidenza

Juventus, CR7 prove di addio: Storia di un'amore mai decollato

 Rispetto, passione e voglia di vincere . Tre pensieri che accomunavano la Juventus e Cristiano Ronaldo tre anni orsono e che sono stati f...

venerdì 25 maggio 2018

LeBron ti chiediamo un altro miracolo

CON I CAVS ORMAI AD UNA PARTITA DALL'ELIMINAZIONE, LEBRON JAMES DEVE ESSERE SEMPLICEMENTE PERFETTO NELLE PROSSIME DUE GARE SE CLEVELAND VUOLE SOPRAVVIVERE
È così. LeBron James ha trascinato i Cleveland Cavaliers come fossero il suo personale fardello durante tutti i playoff NBA, quindi quello che ci si attende adesso da lui non sarebbe una novità in senso assoluto, per questa stagione. Deve semplicemente essere perfetto. Due volte di seguito. Contro una squadra come i Boston Celtics, che sembra già pregustare il viaggio verso le Finali NBA.
La vittoria di Boston mercoledì sera (96-83) nella quinta partita delle Eastern Conference Finals mette infatti James e compagni sull'orlo dell'eliminazione (Boston guida la Serie 3-2), con tutto quello che potrebbe accadere nel caso: speculazioni sul futuro della franchigia, sui piani di James per la fase finale della sua carriera (Rimarrà? Andrà via?) ed in generale con il destino del basket giocato a Cleveland a rischio, almeno come lo conosciamo oggi.
Qualcosa di meno rispetto al miglior LeBron James, ed i Cavs sono finiti.
Bron che in realtà non è stato perfetto mercoledì, ma che è stato comunque il migliore tra i suoi compagni di squadra. Ha collezionato 26 punti tirando 11/22 dal campo, con 10 rimbalzi e 5 assist. Le sue 6 palle perse pesano nel giudizio, ma molte di queste sono state la diretta conseguenza dei continui raddoppi a tutto campo dei difensori di Boston, che chiudevano le finestre di passaggio non appena si aprivano. Considerando che nessun altro Cavaliers ha chiuso con più di 6 canestri segnati o con più di 2 assist, possiamo perdonare al Re i suoi errori, alla luce del carico che portava.
Un paio di esempi della partita dei suoi compagni di squadra?
George Hill e JR Smith hanno segnato complessivamente 2 soli canestri, ed i rispettivi +/- (una statistica che calcola il risultato netto della squadra quando il giocatore in esame è in campo) registrano -21 e -19. Un disastro. Nonostante tutto, Coach Tyronn Lue ha tenuto fuori Kyle Korver nell'intero primo e terzo Quarto di gioco, continuando invece a cavalcare Smith cercando… Bo. È difficile indovinare cosa stesse cercando di ottenere.
Certo, i Celtics hanno spesso attaccato Korver in difesa. Ma i Cavs che, ricordiamo, hanno segnato 83 punti in Gara 5, forse avrebbero beneficiato della sua qualità offensiva.
Ma ancora più strana è stata la gestione di Kevin Love e dello stesso James all’inizio del quarto Quarto. Lue ha iniziato il periodo con entrambi i suoi migliori giocatori a riposare in panchina, permettendo ai Celtics di aumentare il vantaggio da 16 a 21 punti. Senza senso.
Va detto che in difesa i Cavs non hanno demeritato, hanno addirittura tenuto Boston senza canestri per nove possessi consecutivi nel 4Q (Boston ha tirato solo con il 36.5% dal campo nella notte). Questo sforzo difensivo sarebbe dovuto essere sufficiente per vincere. Invece, come sappiamo, James non è stato perfetto, il suo supporting cast lo ha abbandonato ancora una volta, e di Lue abbiamo detto.
La differenza tra ciò che serve a Cleveland per vincere una partita, e ciò che basta invece a Boston, non potrebbe essere (anche inaspettatamente, all’inizio delle Serie) più ampia.
Il giovane Jayson Tatum ha guidato i Celtics con 24 punti, ma non ha dovuto giocare ad un livello mondiale per permettere alla sua squadra di vincere. Boston ha avuto altri quattro giocatori in doppia cifra, ha profuso un grande sforzo difensivo in tutte le sue parti ed ha vinto agevolmente nonostante un Rozier da 3/15 dal campo.
Questi Celtics probabilmente non hanno una stella trascendente, ma questo non significa che non possano vincere in più di un modo. Significa, soprattutto, che possono vincere anche senza affidarsi ad un uomo solo.
Per Cleveland è diverso. Il suo successo dipende da James. Deve segnare, deve creare per i compagni di squadra (che non possono creare nulla, da soli) e deve difendere in maniera che definirei “contagiosa”.
Come aiutarlo?
Cleveland deve giocare di più su Korver, innanzitutto. Potrebbe poi anche riportare Love nel ruolo di Centro, aumentando le spaziature e creando più chance per segnare. Boston ha allontanato i Cavs da quell’idea in precedenza nella serie (Gara 1) prendendo di mira Love e Korver in difesa, ma quando totalizzi solo 83 punti in una partita fondamentale come la recente Gara 5, vale la pena di riconsiderare tutto ciò che può essere utile a segnare.
Ma, alla fine, tutto dipende da James.
Deve fare ancora 44 punti, con Boston che sceglie di lasciarlo giocare praticamente da solo per tenere i suoi difensori in aiuto incollati ai tiratori?
Deve invece distribuire una dozzina di assist per i compagni e scegliere quindi di tirare solo 12 volte (8 su 12 al tiro) come fatto in Gara 3?
Non è semplice. I Cavs hanno comunque perso di 13 punti Gara 2, quando James ha fatto (incredibile) entrambe le cose. Ha segnato 42 punti (tirando con un efficiente 16 su 29 dal campo), ed ha smazzato 12 assist (il tutto condito da 10 rimbalzi). Ed è questo l’aspetto più preoccupante per i Cavaliers. Anche quando James fa tutto quello che è umanamente possibile (e forse un po’ di più), il risultato non è comunque garantito.
Ricordiamo che i Celtics sono 10-0 in casa in questi playoff. LBJ e compagni dovrebbero adesso vincere in casa Gara 6, per poi chiudere la Serie con una vittoria a Boston nella decisiva Gara 7.
Sembra semplicemente troppo. Nessuno, nemmeno il giocatore più forte del pianeta, può giocare 82 partite di Regular Season nella sua 15a stagione nella Lega, per poi trascinare un roster mediocre per tutti i PlayOff, e per poi trovarsi a fine Maggio a dover sfornare due partite consecutive oltre la perfezione in regime di “win or go home”. Sarebbe una impresa oltre la leggenda, una cosa da scrivere sui Sussidiari delle elementari tra le imprese di Giulio Cesare e Napoleone.
È impossibile. È irragionevole. È troppo per chiunque.
Ed infatti lo stiamo chiedendo a LeBron James.

0 comments:

Posta un commento