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martedì 31 ottobre 2017

Blake Griffin

Come cambia il gioco offensivo di Blake Griffin dopo le partenze di Chris Paul, JJ Redick e Jamal Crawford? È certamente troppo presto per arrivare a conclusioni definitive, ma le indicazioni (supportate da alcune curiosità statistiche) non mancano. In realtà la voce statistica che ci si aspettava subisse una decisa impennata (cioè la USG%) con l’aumento delle responsabilità offensive sulle sue spalle, è rimasta praticamente inalterata rispetto agli scorsi anni. Non è tanto la quantità dei possessi gestiti ad essere cambiata, quindi, ma la sostanza. Vediamo come Griffin stia reagendo alla dipartita, caso per caso, dei 3 ex compagni. CHRIS PAUL E JAMAL CRAWFORD L’assenza combinata dei due (Jamal qui considerato “mangia palloni” e CP3 come creatore di gioco) fa sì che Griffin sia costretto ad un numero maggiore di isolamenti. Al momento il 15.7% dei suoi possessi finisce in questo modo, contro il 10,7% nella IsoFreq% della scorsa stagione. Certamente, pure l’assenza di Teodosic è importante da questo punto di vista. Comunque sia è interessante registrare come l’aumento dei tentativi da questa soluzione abbia portato certamente ad un numero maggiore di punti segnati da ISO, ma ad un netto peggioramento delle percentuali al tiro da questo tipo di giocate. Se fino allo scorso anno infatti tirava in Isolamento con il 43.7% (EFG 45%), quest’anno tira con il 35,5% (EFG 38,2%). E a cosa è dovuto questo calo? Mentre fino allo scorso anno gli ISO erano limitati ad un gioco in Post efficace (comunque presente quest’anno), sono aumentati gli ISO palla in mano guardando il canestro. Che erano il pane (con caratteristiche e finalizzazioni chiaramente diverse tra i due giocatori) di Paul e Crawford. Senza Teodosic quindi Griffin si trova ad essere l’unico a poter davvero “guardare il canestro” della sua squadra. Il che come conseguenza porta a maggiore ball-handling (bravissimo in questo fondamentale, lo abbiamo riscoperto in questo inizio di stagione), più punti da isolamento, ma per forza minor percentuale al tiro da Iso. CHRIS PAUL: Il problema qui è che dobbiamo certamente considerare l’assenza di Teodosic, più che nel punto precedente. Con il ritorno del serbo chiaramente la discrepanza statistica tra questo inizio di stagione e la scorsa andrà ad assottigliarsi. Ma al momento Teodosic non gioca, quindi vediamo come la mancanza di un creatore di gioco stia obbligando Blake a modificare il suo gioco: -Iniziamo con il punto forte, le schiacciate. La percentuale di tentativi per partita non ha subito una variazione statistica rilevante, in realtà. La vera differenza sta nel numero % di schiacciate assistite. Il 20% in meno delle sue schiacciate arrivano da un assist, rispetto alla scorsa stagione. Mancano le famose “alzate” di CP3 in pratica. -Abbiamo sottolineato in particolare le schiacciate perché sono il gesto tecnicamente più spettacolare, e abbiamo parlato precedentemente degli Iso. 2+2 fa 4, quindi che siano diminuiti i tentativi assistiti in generale lo abbiamo capito. QUANTO siano diminuiti però è interessante. Tralasciamo il tiro da 3pt, che sarà il nostro ultimo argomento. Qui basti dire che anche il numero percentuale di tiri dall’arco assistiti è inferiore percentualmente rispetto agli anni scorsi. La differenza enorme è però nelle conclusioni da 2pt. Solo il 25% delle conclusioni da dentro l’area di Griffin sono assistite quest’anno, contro il 50% della scorsa stagione e il 65% circa di due anni fa. Schiacciate a parte, bisognerà vedere se Teodosic riuscirà a garantire il gioco dalla media di Paul (in questo caso stiamo parlando solo di assistenze). In effetti, al momento, in assenza del serbo, Griffin ha ridotto il numero dei tiri presi nella porzione di campo che va indicativamente dai 10piedi dal canestro al limite dell’area (in pratica sono i tiri dalla media + i “long 2”) di quasi due terzi. Solo circa il 10% delle sue conclusioni arriva da questo range di distanza quest’anno, a fronte di un 34% in carriera. JJ REDICK E se Griffin tira meno da dentro l’area, quali sono i tiri che ora prende maggiormente rispetto agli anni scorsi? In questo caso JJ Redick è preso solo come esempio di tiratore, non c’è una vera correlazione tra la sua partenza e il range di tiro di Griffin. Comunque sia, ben il 33% delle conclusioni di Blake Griffin arriva da oltre l’arco in questo inizio di stagione. Un numero incredibilmente alto se comparato all’11% della stagione scorsa, oltretutto massimo raggiunto in una carriera in cui dalla distanza aveva tirato finora il 4% delle volte in cui ha tentato un canesto. E con l’aumentare dei tentativi è aumentata anche la % di realizzazione dalla lunga, 43%. Anche questo massimo in carriera. Come accennavamo sopra, la particolarità è che se lo scorso anno il 97% circa delle (relativamente poche) triple tentate erano assistite, in questo inizio di stagione solo il 60% delle conclusioni arriva da una assistenza di un compagno. CONCLUDENDO, è certamente troppo presto per dire se Griffin sia diventato un giocatore diverso rispetto al passato, ma certamente ci sono delle indicazioni in tal senso. Soprattutto l’assenza di Paul sta condizionando il suo modo di stare in campo offensivamente, e sarà interessante vedere se e come con il ritorno di Teodosic tutte queste “bizzarie” statistiche si sistemeranno. Al momento Blake Griffin non solo è il realizzatore primario della squadra, ma lo deve essere in proprio. Con risultati in alcuni casi migliori di quanto fatto in passato con le assistenze dell’ex compagno CP3. La mia opinione è che per dire se i Clippers siano o meno un team migliore dello scorso anno ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma che Blake Griffin possa esprimere maggiormente il suo potenziale senza CP3 possiamo invece iniziare a pensarlo.
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