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lunedì 11 settembre 2017

CHAMPIONS LEAGUE: DOMANI ESORDIO PER LA ROMA CONTRO L'ATLETICO MADRID

Tutto pronto per il debutto in champions,domani sera la roma ospiterà l'Atletico Madrid allo stadio olimpico. Alla vigilia della partita Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa con a suo fianco l'olandese Strootman.
Di seguito la conferenza stampa in versione integrale di Di Francesco e Strootman

Domani è la sua prima in Champions League. Che esordio si aspetta?
Innanzitutto vorrei vedere una squadra determinata e con la voglia di arrivare al risultato, come quella che avremo davanti. Affronteremo una squadra che ha determinate caratteristiche e una determinata idea di gioco e ci dovremo anche adeguare a loro. Sarà un po’ una battaglia, una partita di quelle vere. Quindi mi auguro che sia un esordio positivo. Visto che nelle ultime partecipazioni della Champions la Roma ha vinto poco, bisognerà partire con il piede giusto perché sarà una partita molto delicata. E’ la prima e può essere determinante per la qualificazione.
Il Cholismo è diventata una sorta di filosofia. Cosa la colpisce di più?
La squadra ha una sua identità. Meno estetica, ma molto pratica raggiungendo sempre l’obiettivo. Raggiungere 2 finali di Champions in 4 anni non è un caso. Simeone è un grandissimo allenatore. Sappiamo di affrontare una squadra con determinate caratteristiche. Per poter competere con loro dobbiamo mettere in campo anche le loro caratteristiche.
Ha sciolto il dubbio di formazione riguardo Bruno Peres-Florenzi? Schick come sta?
I dubbi sono all’ordine del giorno, è normale che sia così. La squadra si sta allenando bene. Ha ragione Kevin. Noi parliamo di collettivo, questo è fondamentale. E’ un aspetto che sto cercando di mettere all’interno della squadra. Peres-Florenzi? Le valutazioni le farò tra oggi e domani, non ho ancora deciso niente. Schick? L’infortunio sembra meno grave del previsto, mi auguro di poterlo riavere tra Verona e Benevento. Ha bisogno di allenamento. Sono contento che si sia fatto meno male di quello che si pensava inizialmente.
L’Atletico Madrid ha un’identità chiara. Qual è l’identità che lei vuole dare alla Roma? Come sta Hector Moreno?
Hector sta bene, è tornato dalla Nazionale dopo aver fatto 90’. Ha avuto qualche problemino muscolare, ora sta trovando continuità. Io voglio dalla squadra un’organizzazione precisa, rimanere corti e cercando di giocare insieme. Dobbiamo essere competitivi su ogni situazione di gioco. Dobbiamo sempre essere compatti e corti, sia in fase difensiva che offensiva. Questa è la cosa più importante.
Il rinvio di Samp-Roma è un bene o un male per la squadra? Potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio.
Giocando daremo risposta a questa domanda. Può essere un vantaggio nella preparazione della gara, ma potrebbe essere negativo per il campionato visto che siamo attardati in classifica avendo una partita in meno rispetto agli altri. Potrebbe essere un aiuto per domani, ma non per il campionato. Comunque è un vantaggio relativo, molti calciatori dell’Atletico non hanno giocato col Valencia.
Ha studiato come cercare di mettere in difficoltà l’Atletico che ha il carattere combattivo del suo allenatore? C’è un modo per poter neutralizzare questo loro modo di non far giocare l’avversario?
Abbiamo pensato qualcosa per metterli in difficoltà. Questo passa attraverso le nostre idee. Dal punto di vista dello stare in partita, della battaglia, ci dobbiamo mettere al loro pari. Senza questo non riusciremo a vincere. Strootman è un leader in partita e in allenamento, tornerà ad essere un giocatore determinante per poter trascinare la squadra. Noi abbiamo bisogno di questi giocatori, confido molto in loro. Contro questa squadra abbiamo bisogno di giocatori caratteriali. Le scelte? Le tengo per me.
Il rinvio con la Samp dopo la sfida con l’Inter ha fatto uscire la Roma dal centro dell’attenzione. La partita di domani serve anche per fare vedere che la Roma c’è?
Normale che siamo stati un po’ dimenticati dopo aver perso con l’Inter e non avendo giocato con la Samp. Se avessimo giocato sabato, magari facendo un risultato positivo, si sarebbe tornato a parlare della Roma. Ora pensiamo all’Atletico. Se domani giochiamo come contro l’Inter, ad eccezione degli ultimi 20′, faremo una buona partita. Dobbiamo migliorare nell’equilibrio. La partita di domani è una di quelle da vivere.
Perotti: ha giocato anche in Spagna, cosa si aspetta da lui? Che margini ha? Cosa può dare alla Roma sia domani che in tutta la stagione?
Il fatto che abbia giocato in Spagna mi interessa in maniera relativa, guardo più alle caratteristiche e alla condizione fisica. Contro l’Inter ha fatto una partita straordinaria sia dal punto di vista fisico che tecnico, una partita di sacrificio. E’ stato il giocatore che ha fatto più metri sotto tutti i punti di vista. Ha giocato un match di alta intensità e di qualità di corsa. E’ in ritiro con me da Pinzolo, non è un caso che abbia avuto grande continuità di gioco. Ha cambiato un po’ il suo modo di giocare a calcio, è un po’ più vicino alla porta e all’attaccante. Mi auguro che questo gli possa dare dei vantaggi. Detto questo, è in una condizione fisica ottimale. Mi auguro che la mantenga per lungo tempo. Non dimentichiamoci che abbiamo anche El Shaarawy, anche lui sta raggiungendo pian piano una condizione ottimale. Abbiamo due giocatori di ottimo livello in quella zona di campo. E’ normale che Diego in questa momento debba cercare qualche gol in più, gli farebbe cambiare anche il suo modo di giocare. Si guarderebbe il giocatore in maniera differente.
Qui le parole di Kevin Strootman in conferenza stampa:
Lo scorso anno la Roma ha solo sfiorato la Champions League. Cosa significa per voi giocatori, che avete anche giocato quella partita con il Porto, tornare in Champions?
Giocare la Champions League è una cosa molto importante per noi. L’anno scorso abbiamo lottato per arrivare secondi e per giocarla, e sicuramente la sconfitta con il Porto è stata molto pesante, perché non abbiamo iniziato bene il campionato anche per questo. Quest’anno, invece, possiamo giocare la Champions contro grandi avversari, per un giocatore è la cosa più bella che si possa fare.
Strootman, Nainggolan e De Rossi, poi Gonalons e Pellegrini. Poche squadre in Europa hanno un centrocampo così forte. E’ in questo reparto che dovete fare la differenza domani?
Hai dimenticato Gerson. Sì, tutti dicono che abbiamo un centrocampo forte, ma questo lo dobbiamo far vedere sempre. De Rossi ha giocato tante partite bene in Europa e al Mondiale, ha tanta esperienza. Radja e io un po’ di meno. Noi dobbiamo far vedere di essere forti, il mister mette sempre la squadra più forte possibile. Conta tutta la squadra, non solo il centrocampo. Anche io devo farlo vedere, non sempre ho giocato bene. Abbiamo i nomi, ma non è solo una questione di nomi, dobbiamo far vedere sempre la nostra forza. Gli avversari in Champions giocano sempre bene, anche noi dobbiamo arrivare ad un livello alto. Anche domani.
Prima hai detto che l’anno scorso non hai giocato sempre bene. Adesso ti senti di nuovo lo Strootman pre-infortunio o c’è ancora da aspettare un po’?
Questa è una domanda difficile, spero che tu mi possa rispondere domani dopo la partita dicendomi che sono il vero Strootman. Sono stato fuori 2 anni, forse ho cambiato qualcosa del mio gioco. Due anni sono un periodo lungo, forse ho cambiato qualcosa. Sicuramente devo fare di più, devo stare sempre attento. Mi sento bene fisicamente. L’anno scorso ho giocato più di 50 partite. L’unica cosa che mi manca ancora è questa: quando sono stanco, sbaglio troppo facilmente. Devo migliorare in questo.
Quest’estate ci sono state voci su un tuo possibile trasferimento. Hai mai pensato di poter lasciare la Roma?
Il mercato si è appena chiuso… Due mesi fa ho rinnovato per 5 anni, non ho mai pensato di lasciare la Roma.
Come gruppo vi sentite più o meno forti dello scorso anno?
Difficile da dire, abbiamo giocato solo due partite. E’ difficile fare paragoni. E’ andato via qualche giocatore importante, ma ne sono arrivati altri calciatori forti. Si potrà rispondere a questa domanda tra qualche mese, adesso è difficile da dire. Abbiamo tanta fiducia su come dobbiamo giocare, su come prepariamo le partite. Come ho detto prima, dobbiamo far vedere la nostra forza sul campo. Dopo potremo dire se siamo più o meno forti dello scorso anno.

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